giovedì 29 giugno 2017

Resta ad aspettarti

Così questo paese, dove non sono nato, ho creduto per molto trempo che fosse tutto il mondo. Adesso che il mondo l'ho visto davvero e so che è fatto di tanti piccoli paesi, non so se poi da ragazzo mi sbagliavo poi di molto. Uno gira per mare e per terra, come i giovanotti dei miei tempi andavano alle feste dei paesi intorno, e ballavano, e bevevano, si picchiavano, portavano a casa la bandiera e i pugni rotti.
Ché cosa vuol dire? Un paese ci vuole, se non fosse per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non esser soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. Ma non è facile starci tranquillo.

La luna è i falò, Cesare Pavese

martedì 27 giugno 2017

Mondi diversi

I fantasmi sono, in un certo senso, brandelli e frammenti di altri mondi, un barlume di essi. L'uomo sano, naturalmente, non è il caso che li veda, perché l'uomo sano è un uomo terreno, e quindi non deve vivere che la vita di questo mondo, per ragione di ordine e pienezza. Ma appena si ammala, appena nel suo organismo è turbato il suo normale ordine terreno, subito comincia a manifestarsi la possibilità di un mondo diverso; e quanto più l'individuo è malato, tanto maggiori sono i contatti con quest'altro mondo, cosicché, una volta morto del tutto, l'uomo passa direttamente in un altro mondo.

Delitto e castigo, Dostoevskij 

lunedì 26 giugno 2017

Coscienza

Che ve ne importa della coscienza? 
Be', se non altro per un senso di umanità. 
Chi ce l'ha, soffra pure, visto che riconosce il suo errore. Sarà per lui un castigo supplementare, in aggiunta ai lavori forzati.

Delitto e castigo, Dostoevskij 

mercoledì 21 giugno 2017

Freschezza dello spirito

Sebbene quest'ultima avesse già quatantatre anni, il suo volto serbava ancora tracce della bellezza di un tempo; per di più, essa sembrava molto più giovane dei suoi anni, come accade quasi sempre alle donne che riescono a conservare sino alla vecchiaia la freschezza dello spirito e delle sensazioni e un'onesta, pura fiamma del cuore. Conservare queste cose è l'unico mezzo per non perdere la propria bellezza nemmeno da vecchi.

Delitto e castigo, Dostoevskij 

Arrivare alla verità

Dire corbellerie è l'unico privilegio umano nei confronti di tutti gli altri esseri viventi. A furia di dirne, si arriva alla verità. Si è uomini appunto perché si dicono corbellerie; non si è mai raggiunta nessuna verità senza aver prima sbagliato quattordici volte, e forse anche centoquattordici; a suo modo è una cosa onorevole. Mentre noi, non siamo neanche capaci di sbagliare col nostro cervello! Spararle grosse, ma che sia farina del tuo sacco: e io ti vorrò un bene dell'anima. Spararle grosse a proprio modo, è quasi meglio che dir la verità a modo altrui; nel primo caso sei un uomo, nel secondo caso sei solo un pappagallo!....... Ci abbiamo preso gusto a campare con l'intelligenza altrui, e ci abbiamo dato dentro!

Delitto e castigo, Dostoevskij

Vertice delle civiltà

Volete sapere perché mi sono sbronzato questo modo? Perché mi hanno fatto discutere quei maledetti! E si che avevo giurato di non discutere più!... dicono certe corbellerie! Per poco non menavo le mani! Ho lasciato là mio zio, a far gli onori di casa.... Potete non crederci, ma quello vogliono la distruzione totale della personalità, e ci provano un gran gusto! L'importante è non essere se stessi, assomigliare il meno possibile a se stessi! Questo, per loro, è il vertice delle civiltà!

Delitto e castigo, Dostoevskij 

mercoledì 14 giugno 2017

Forma

Tutto ciò è convenzionale, relativo, forma, soltanto forma.

Delitto e castigo, Dostoevskij 

sabato 10 giugno 2017

Pregiudizi

Però se avessi detto delle sciocchezze, esclamò d'un tratto, quasi senza volerlo, se realmente l'uomo, tutto quanto il genere umano, non fosse una carogna, allora tutto il resto sono pregiudizi, soltanto paure che ci hanno inculcato, e non esistono barriere di sorta, e così deve essere...

Fedor Dostoevskij, Delitto e castigo 

lunedì 5 giugno 2017

Moralità

Se solo fosse possibile quel che, peraltro, data l'umana natura sarà sempre impossibile; se cioè fosse possibile che ognuno di noi descrivesse ogni suo segreto, ma senza alcun timore di esporre non solo ciò che ha paura di dire e non direbbe a nessun costo alla gente,  non solo ciò che ha paura di dire ai suoi migliori amici, ma perfino ciò che talvolta ha paura di confessare a se stesso,  allora nel mondo si leverebbe un tale puzzo, che tutti dovremmo morire asfissianti. Ecco perché, detto tra parentesi, vanno così bene le nostre conversazioni e convenienze sociali. Racchiudono un'idea profonda: non dirò morale, ma semplicemente protettiva, comoda, il che, s'intende, è ancor meglio, purché la moralità in sostanza non è altro che la comodità, cioè è stata inventata unicamente per la comodità. 

Umiliati e offesi, Dostoevskij