sabato 14 novembre 2020

Entropia

L'entropia significa che ogni sistema ordinato tende a diventare più disordinato con il passare del tempo: così, per esempio, i mattoni impilati con cura per formare un muro (bassa entropia) finiranno per diventare un cumulo caotico di polvere (alta entropia). Questo processo è descritto dalla Seconda legge della termodinamica. 

Stephen Hawking, Dove il tempo si ferma 

domenica 8 novembre 2020

Benedizione della crisi

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere "superato". Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e da più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. L'inconveniente delle persone e delle Nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie d'uscita. Senza la crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti ì venti sono solo lieve brezze. Parlare di crisi significa incrementarla e tacere nella crisi è esaltare il conformismo, invece, lavoriamo duro. Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla. 

Albert Einstein, Il mondo come io lo vedo 

Senso del camminare

Il vero senso della marcia non è l'andare verso l'alterità (altri mondi, altri volti, altre culture, altre civiltà), ma stare al margine dei mondi civilizzati, quali essi siano. Camminare vuol dire farsi da parte: tenersi ai margini di coloro che lavorano, ai margini delle strade di grande scorrimento, ai margini dei produttori di profitti e di miseria, degli sfruttatori, dei laboriosi, al margini delle persone serie che hanno sempre qualcosa di meglio da fare che accogliere la pallida dolcezza di un sole invernale o la frescura di una brezza primaverile.

Frederic Gros, Andare a piedi: filosofia del camminare 

Fare o essere

Arriverà pure un giorno in cui si smetterà anche di essere preoccupati, assorbiti dai nostri compiti, loro prigionieri... sapendo che, molti di essi, siamo noi a inventarli, noi a imporli. Lavorare: accumulare risparmi, tenere sempre gli occhi aperti per non perdere la minima occasione di far carriera, di arrivare a quella carica, di finire in fretta, di preoccuparsi degli altri. Fare questo, andare a trovare quello, invitare il tale: costrizioni sociali, mode culturali, armeggi... Sempre a fare qualcosa, ma essere? Si lascia per dopo: cè sempre di meglio, sempre qualcosa di più urgente, di più importante da fare. Si rimanda a domani. Ma domani porta con sé i compiti di dopodomani. Tunnel senza fine. E lo chiamano vivere. È talmente pregnante che anche i momenti di relax dovranno recare il segno di quella ostinazione: sport a oltranza, distrazioni stressanti, serate costose, notti impegnative, vacanze onerose. Tanto che alla fine, come esito, resta soltanto la malinconia o la morte. 

Frederic Gros, Andare a piedi: filosofia del camminare 

sabato 7 novembre 2020

Memoria

La memoria viene coltivata quotidianamente e la mostra non è eccellente, segue essa il simpatico adagio di Ingrid Bergman per la quale il segreto della felicità è una buona salute e una cattiva memoria. 

Philippe Daverio, Il secolo spezzato dalle avanguardie