Ecco: una volta, Carlo mi disse che aveva paura della morte, ma che la vita eterna lo avrebbe atterrito molto di più. Vivendo in eterno, diceva, anche il più imbecille dei fessi sarebbe in grado di capire ogni cosa. E a quel punto non varrebbe più la pena di vivere.
Conoscere tutto, non avere più domande, non avere più curiosità, sarebbe negare la nostra stessa essenza di umani.
Marco Malvadi, Argento vivo