venerdì 27 ottobre 2023

Letteratura: visione differente del mondo

La letteratura è sostanzialmente questo: una visione del mondo differente da quella imposta dal pensiero dominante, o per meglio dire dal pensiero al potere, qualsiasi esso sia. È il dubbio che ciò che l'istituzione vigente vuole sia cosi, non sia esattamente cosi. Il dubbio, come la letteratura, non è monoteista, è politeista. Peraltro le conseguenze dei pensieri monoteisti, che non nutrono alcun dubbio, sono sotto gli occhi di tutti.

Antonio Tabucchi, Di tutto resta un poco

giovedì 26 ottobre 2023

Vivere nel presente

Peró forse lei potrebbe catturare la sua fiducia, farsi vedere meno circospetto, lei ha un forte superego, dottor Pereira, e questo superego sta combattendo con il suo nuovo io egemone, lei è in conflitto con se stesso in questa battagiia che si sta agitando nella sua anima, lei dovrebbe abbandonare il suo superego, dovrebbe lasciare che se ne andasse al suo destino come un detrito. E di me cosa resterebbe?, chiese Pereira, io sono quello che sono, con i miei ricordi, con la mia vita trascorsa, le memorie di Coimbra e di mia moglie, una vita passata a fare il cronista in un grande giornale, di me cosa resterebbe? L'elaborazione del lutto, disse il dottor Cardoso, è un'espressione freudiana, mi scusi, io sono un sincretista e ho pescato un po' di qua e un po' di là, ma lei ha biso-mgno di elaborare un lutto, ha bisogno di dire addio alla sua vita passata, ha bisogno di vivere nel presente, un uomo non può vivere come lei, dottor Pereira, pensando solo al passato. E le mie memorie, chiese Pereira, e quello che ho vissuto? Sarebbero solo una memoria, rispose il dottor Cardoso, ma non invadrebbero in maniera cosi prepotente il suo presente, lei vive proiettato nel passato, lei è qui come se fosse a Coimbra trent'anni fa e sua moglie fosse ancora viva, se lei continua cosi diventerà una sorta di feticista dei ricordi, magari si metterà a parlare con la fotografia di sua moglie.

Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira

martedì 24 ottobre 2023

Vivere la Storia

Marta lo guardò e sorrise. So che lei è stato un grande appoggio per Monteiro Rossi e suo cugino, disse Marta, dottor Pereira lei è stato veramente magnifico, dovrebbe essere dei nostri. Pereira senti una lieve irritazione, sostiene, e si tolse la giacca. Senta signorina, replicò, io non sono né dei vostri né dei loro, preferisco fare per conto mio, del resto non so chi sonoivostri e non voglio saperlo, io sono un giornalista e mi occupo di cultura, ho appena finito di tradurre un racconto di Balzac, delle vostre storie preferisco non essere al corrente, non sono un cronista. Marta bevve un sorso di vino di porto e disse: noi non facciamo la cronaca, dottor Pereira, è questo che mi piacerebbe che lei capisse, noi viviamo la Storia. Pereira bevve a sua volta il suo bicchiere di porto e replicò: senta signorina, Storia è una parola grossa, anch'io ho letto Vico e Hegel, a suo tempo, non è una bestia che si può addomesticare.

Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira

domenica 22 ottobre 2023

Parlare con il ritratto

Scusa se sono un po' in ritardo, disse Pereira. Sostiene Pereira che da un po' di tempo aveva preso l'abitudine di parlare al ritratto della moglie. Gli raccontava quello che aveva fatto durante il giorno, gli confidava i suoi pensieri, chiedeva consigli. Non so in che mondo vivo, disse Pereira al ritratto, me lo ha detto anche padre Antonio, il problema è che non faccio altro che pensare alla morte, mi pare che tutto il mondo sia morto o che sia in procinto di morire. E poi Pereira pensò al figlio che non avevano avuto. Lui si, lo avrebbe voluto, ma non poteva chiederloa quella donna gracile e sofferente che passava notti insonni e lunghi periodi in sanatorio. E si dispiacque. Perché se ora avesse avuto un figlio, un figlio grande col quale sedersi a tavola e parlare, non avrebbe avuto bisogno di parlare con quel ritratto che si riferiva a un viaggio lontano del quale quasi non si ricordava più.

Antonio Trabucchi, Sostiene Pereira

Pensare alla morte

Pereira sostiene che usci turbato da questo breve colloquio e dalla maniera in cui era stato congedato. Si chiese: in che mondo vivo? E gli venne la bizzarra idea che lui, forse, non viveva, ma era come fosse già morto. Da quando era scomparsa sua moglie lui viveva come se fosse morto. O meglio: non faceva altro che pensare alla morte, alla resurrezione della carne nella quale non credeva a sciocchezze di questo genere, la sua era solo una sopravvivenza, una finzione di vita. E si sentì spossato, sostiene Pereira.

Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira

Insopportabile eternità

La prima pagina diceva: «Oggi da New York è partito lo yacht più lussuoso del mondo». Pereira guardò a lungo il titolo, poi guardò la fotografia. Era un'immagine che ritraeva un gruppo di persone in paglietta e camicia che stappavano bottiglie di champagne. Pereira cominciò a sudare, sostiene, e pensò di nuovo alla resurrezione della carne. Come, pensò, se risorgo dovrò trovarmi con questa gente in paglietta? Pensò davvero di trovarsi con quella gente del panfilo in un porto non precisato dell'eternità. E l'eternità gli parve un luogo insopportabile oppresso da una cortina di calura nebbiosa, con gente che parlava in inglese e che faceva dei brindisi esclamando: oh oh! 

Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira

Pensare alla morte

E lui, Pereira, rifletteva sulla morte. Quel bel giorno d'estate, con la brezza atlantica che accarezzava le cime degli alberi e il sole che splendeva, e con una città che scintillava, letteralmente scintillava sotto la sua finestra, e un azzurro, un azzurro mai visto, sostiene Pereira, di un nitore che quasi feriva gli occhi, lui si mise a pensare alla morte.

Antonio Tabucchi. Sostiene Pereira