Tu che cosa vedi? C'è ancora un orizzonte lì con te?
Ligabue
sabato 30 luglio 2011
venerdì 15 luglio 2011
mercoledì 13 luglio 2011
Sciocchezze
Meglio far sciocchezza che stare tutto il giorno a guardare la cacca dei cavalli!
Il gattopardo
Il gattopardo
martedì 12 luglio 2011
lunedì 11 luglio 2011
Enigma siciliano
Ancora una volta il Principe si trovò di fronte a uno degli enigmi siciliani; in questa isola segreta, dove le case sono sbarrate e i contadini dicono di ignorare la via per andare al paese nel quale vivono e che si vede lí sul colle a cinque minuti di strada, in quest'isola, malgrado il suo ostentato lusso di mistero, la riservatezza è un mito.
Il gattopardo
Il gattopardo
domenica 10 luglio 2011
sabato 9 luglio 2011
Successione alla monarchia
... andava chiedendosi chi fosse destinato a succedere a questa monarchia che aveva i segni della morte sul volto. Il Piemontese, il cosiddetto Galantuomo che faceva tanto chiasso nella sua piccola capitale fuor di mano? Non sarebbe stato lo stesso? Dialetto torinese invece che napoletano. E basta.
Il Gattopardo
Il Gattopardo
Scienza e religione
Dalla famiglia si passò alla scienza. "Tu, Salina, fai onore non solo a te stesso, ma a tutto il Regno! Gran bella cosa è la scienza, quando non si mette in testa di attaccare la religione!"
Il Gattopardo
Il Gattopardo
Musica
Senza musica la vita sarebbe un errore
F. Nietzschze
Le mail ti raggiungono ovunque con BlackBerry® from Vodafone!
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Sirene di Ulisse
Sorrisi pensando alle sirene di Ulisse: i marinai che ne avevano udito il canto diventavano loro prigionieri. Erano dati per morti, ma significava solo che avevano deciso di comsacrare il resto della loro esistenza ad ascoltare quelle voci così belle che li elevavano all'estasi. Avevano ragione! Non esisteva al mondo scelta di vita migliore.
E Ulisse che inorgogliva per aver resistito alle sirene! Innanzi tutto non aveva alcun merito, perchè aveva ordinato ai suoi uomini di legarlo saldamente all'albero maestro della nave in modo da non avere i mezzi fisici per raggiungerle. Ma soprattutto che idiota! Aveva avuto la fortuna inaudita (è il caso di dirlo) di scoprire il canto più sublime del mondo e invece di consacrargli la vita, aveva preferito tornare a Itaca.
Amélie Nothomb - Senza nome
E Ulisse che inorgogliva per aver resistito alle sirene! Innanzi tutto non aveva alcun merito, perchè aveva ordinato ai suoi uomini di legarlo saldamente all'albero maestro della nave in modo da non avere i mezzi fisici per raggiungerle. Ma soprattutto che idiota! Aveva avuto la fortuna inaudita (è il caso di dirlo) di scoprire il canto più sublime del mondo e invece di consacrargli la vita, aveva preferito tornare a Itaca.
Amélie Nothomb - Senza nome
Letto
... mi misi a letto. Era più comodo di quanto il suo rudimentale aspetto non lasciasse presagire. Sospirai di piacere. Dopo tre notti sulla slitta, a morire di freddo, scivolare, nudo e pulito, tra le lenzuola fresche e morbide, sotto un piumone pesante, su un materasso accogliente, con cuscini soffici: era una vera goduria!
L'inventore del letto è il benefattore sconosciuto dell'umanità.
Amélie Nothomb - Senza nome
L'inventore del letto è il benefattore sconosciuto dell'umanità.
Amélie Nothomb - Senza nome
Fare niente
Uno dei mali di quest'epoca è che non si può domandare alla gente cosa fa. Questa domanda un tempo innocente suscita oggi un disagio troppo profondo. La disoccupazione è una de cause. Io lo trovo un peccato. Se qualcuno mi dicesse molto semplicemente che nella vita non fa niente, avrei per lui parecchia ammirazione. É fantastico non fare niente. Pochissima gente ne è capace.
Amélie Nothomb - Senza nome
Amélie Nothomb - Senza nome
venerdì 8 luglio 2011
mercoledì 6 luglio 2011
martedì 5 luglio 2011
domenica 3 luglio 2011
Cinque nemici
I libri hanno gli stessi nemici che l'uomo: il fuoco, l'umido, le bestie, il tempo e il loro stesso contenuto.
Il fuoco incenerisce il libro e la nostra carne: l'umido sgretola le pagine e le nostre ossa; le belve calpestano i fogli e artigliano i nostri corpi; il tempo dissolve le carte e consuma la nostra vita.
Ma alla fine c'è un quinto elemento più insidioso ed è quello interno a entrambi i soggetti: il contenuto.
Gianfranco Ravasi - Breviario - Cinque nemici
Il fuoco incenerisce il libro e la nostra carne: l'umido sgretola le pagine e le nostre ossa; le belve calpestano i fogli e artigliano i nostri corpi; il tempo dissolve le carte e consuma la nostra vita.
Ma alla fine c'è un quinto elemento più insidioso ed è quello interno a entrambi i soggetti: il contenuto.
Gianfranco Ravasi - Breviario - Cinque nemici
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