domenica 11 novembre 2012

Musica senza parole

Io gli studi leggiadri
Talor lasciando le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la mglior parte,
D'in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch'io sentiva in seno.

Leopardi - A Silvia (vv. 15-27)

sabato 3 novembre 2012

A che vale

Dimmi, o luna: a che vale
Al pastor la sua vita,
La vostra vita a voi? dimmi: ove tende
Questo vagar mio breve,
Il tuo corso immortale

Leopardi - Canto notturno di un pastore errante dell'Asia v. 16-20

Spazio indicibile

Quelli [i Troiani] stettero tutta la notte lungo i sentieri di guerra
a coltivare grandi speranze, e molti fuochi erano accesi.
Come quando le stelle del cielo, attorno alla luna che splende,
appaiono visibilissime, mentre l'aria è senza vento;
e appaiono tutte le rupi e le cime dei colli e delle valli;
e uno spazio indicibile si apre sotto la volta del cielo,
e si vedono tutte le stelle, e gioisce il pastore in cuor suo.

Iliade versi 553 - 561