Io gli studi leggiadri
Talor lasciando le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la mglior parte,
D'in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch'io sentiva in seno.
Leopardi - A Silvia (vv. 15-27)
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