Non si è forse mai meditato abbastanza sul fatto che Van Gogh e Segantini (divisi da soli cinque anni di età) concepiscono entrambi la luce come simbolo, simbolo di qualcosa che si identifica fatalmente con il dramma dell'esistenza. Non solo per entrambi questo dramma - che è tragedia intrinseca al destino dell'uomo - va letto nella natura, cioè nell'entità sconfinata, magica e matena che, sola, potrebbe fornire indizi sul senso e sulla fatalità dell'esistenza umana.
Flavio Caroli, Il Divisionismo