domenica 6 giugno 2021

Abitudine alla cura

Guardo i miei vasi di portulache, affacciati sul mare e schiaffeggiati dal vento e dalle gocce ormai fitte. Il più futile dei pensieri — chi curerà questa terrazza quando non ci sarò più? — è anche il più lacerante. Mia nonna, poi mio padre curarono questi vasi. La cura del mondo è un'abitudine che si eredita. A dieci anni riempivo l'annaffiatoio per mio padre, e la facilità con la quale lui maneggiava con una sola mano quei dieci litri d'acqua che io gli porgevo con fatica e impaccio mi pareva il traguardo della mia infanzia. Ora che maneggio con la stessa destrezza quei dieci litri, e sono dunque adulto, mi rendo conto che nessuno mi porge l'annaffiatoio. Una catena è spezzata — ne sono l'ultimo anello. Non c'è dubbio. Sono l'ultimo anello. 

Michele Serra, Gli sdraiati

Nessun commento:

Posta un commento