Non ero diversa dagli altri bambini del paese, avevo come loro le stesse regole da rispettare: lavorare e ubbidire ai più grandi. Ero felice? Sì, perché non sapevo cosa fosse l'infelicità. Crescevo, semplicemente, senza desiderare niente di diverso da quello che avevo.
Stefano Zecchi, Nata per caso
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