martedì 15 agosto 2023

Infinito spazio azzurro

Solo chi, come me, ha vissuto interi mesi al di sopra degli alti luminosi Pascoli alpini, nei giorni azzurri della primavera, ascoltando le voci che salgono dalle valli, le indistinte armonie affievolite di suoni lontani portati dai venti, che fanno intorno a noi un silenzio armonioso stendentesi in alto nell'infinito spazio azzurro, chiuso all'orizzonte dalle catene dei monti rocciosi e dai nevosi ghiacciai, può sentire e comprendere l'alto significato artistico di questi accordi.


Giovanni Segantini 

lunedì 14 agosto 2023

Atena fa sorgere il desiderio di lottare

Con l'egida splendente, balzava tra i combattenti greci, 
spingendoli all'assalto, 
e fece sorgere in ciascuno il desiderio di lottare 
e di battersi senza tregua; 
e per loro la battaglia divenne preferibile al ritornare in patria 
con le navi profonde. 

Omero, Iliade, Libro secondo

Come densi sciami delle api

Come i sensi sciami delle api,
che escono, sempre nuovi, dalla cavità della roccia 
e volano a grappoli sui fiori primaverili,
e le api vanno alcune di qua, e altre di là,
così le schiere dei combattenti, uscendo dalle navi e dalle tende,
si allineavano lungo la vasta spiaggia per l'assemblea.

Omero, Iliade, Libro secondo

Vendetta del Re

È sempre più forte un re, quando si adira con un inferiore, 
e se per un giorno reprime lo sdegno,
chiude poi dentro di sé il suo rancore, finché si vendica.

Omero, Iliade, Libro primo

Sonno, dono degli dei

Il Sogno parti veloce,
giunse presso le rapide navi dei Greci
e andò da Agamennone figlio di Atreo.
Lo trovò che dormiva nella sua tenda,
circondato dal sonno, dono degli dèi.

Omero, Iliade, Libro secondo

sabato 12 agosto 2023

Addentare il toast

Mi portai nello studio una fetta di pane tostato e il caffè e accesi il computer. Questo era il momento più piacevole della giornata: starmene seduto alla scrivania, in vestaglia, a riguardare le pagine scritte il giorno prima.
Con la coda dell'occhio scorgevo, in strada, delle figurine anonime e grigie che avanzavano a testa bassa sotto una pioggerella stizzosa, dirette al lavoro.
lo ne avevo avuto per trent'anni di quella vita e finalmente avevo chiuso. Con l'alluce misi in funzione il termoventilatore, poi addentai il toast.

Deric Longden, Il gatto che veniva dal freddo

domenica 6 agosto 2023

Voce rabbiosa di mio padre

O forse mi fermò lo spossamento, come in mille altre occasioni: quell'assenza di energie che mi causava sempre la voce rabbiosa di mio padre, una sua orribile capacità di rendermi con una sola nota della gola corpo pesante e insieme vuoto, vuoto di ragioni mie e colmo di piombo fino alla bocca, una pesantezza che per quanto opponessi resistenza mi dava subito da piangere. E le lacrime mi abbattevano, nel senso che mi atterravano e mi avvilivano, mi umiliavano, cioè, per un tempo indefinito, forse per tutta la vita.

Starnone Domenico, Via Gemito