«C'è un'espressione che si usa sempre più spesso al giorno d'oggi. L'hai notato? È piuttosto utile. Dicono tutti: 'E chissenefrega'. È ovviamente poco elegante, ma in certi casi...»
«È quello che ti verrebbe da dire adesso?»
«È quello che ti verrebbe da dire adesso?»
«Sì. Chissenefrega. Ecco. Più o meno riassume la situazione. Le cose si risolveranno da sole, questo sottintende. Si risolverannes senza che dobbiamo fare nulla.»
«Chissenefrega» ripete Isabel.
«Già» rispose Mimi, rimettendo a posto la rivista. «Chissenefrega. E lascia che ti dia un consiglio, Isabel. Sai che non mi piace fare la parte della cugina maggiore, ma in questo caso me lo vorrei concedere. Posso?»
«Chissenefrega» ripete Isabel.
«Già» rispose Mimi, rimettendo a posto la rivista. «Chissenefrega. E lascia che ti dia un consiglio, Isabel. Sai che non mi piace fare la parte della cugina maggiore, ma in questo caso me lo vorrei concedere. Posso?»
Isabel annuì. Non riusciva nemmeno a immaginarsi di non accettare un consiglio da
Mimi. «Ma certo.»
Mimi. «Ma certo.»
«Lascia che le cose facciano il loro corso.
Smettila di pensarci troppo.
Smettila di pensarci troppo.
Alexander McCall Smith, Il piacere sottile della pioggia
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