la cosa più importante da fare, prima ancora di aprire un libro, è quella di migliorare la tua componente psicologica. Trasforma quelle parole che hanno un grosso “peso” emozionale per te in sinonimi che hanno la stessa accezione e significato, ma che risultino più leggeri. Per esempio: invece di dire “sono arrabbiato come una bestia”, puoi sostituirlo con “mi sento un po’ inalberato”. La seconda affermazione, come puoi notare, è meno pesante della prima:
immagina di pronunciarla: noterai che la rabbia non cresce più di tanto,
forse ti verrà anche da ridere. Un altro esempio: “mi sento uno
straccio” potrebbe diventare “sono a tratti affaticato”. Le parole che usiamo condizionano molto la nostra mente, quindi stai molto attento a quello che ti ripeti ogni giorno. Se pensi che le cose siano difficili da affrontare, le opzioni che ti puoi dare sono due: o ce la fai, oppure no. Se trasformi la parola “difficili” con un sinonimo e pensi che le cose siano impegnative da affrontare, il senso è simile ma, come dice la parola, se ti impegni sarà molto facile raggiungere l’obiettivo.
Quando ho scoperto questa strategia, la mia vita è migliorata ogni giorno di più, le mie azioni risultavano molto meno faticose di quello che pensavo, vedevo gli obiettivi avvicinarsi invece di vederli sempre lontani e la rabbia con cui affrontavo la vita quotidiana scemava sempre di più. Tieni sempre a mente che la realtà dipende sempre dal punto di vista tramite cui la guardi.
I segreti della memoria, Marco D'Ardia
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