Lo so che pregressa sussistenza è
un’espressione orribile. Molte di quelle che usiamo noi avvocati lo
sono. Io cerco di limitarmi, ma spesso è inevitabile. Ci sono giudici – o
colleghi – con i quali non puoi evitare di parlare in modo orribile. Se
in un’arringa o una requisitoria parli in italiano corretto, non ti
riconoscono come uno del mestiere. Sei uno cui non dare credito. Il
gergo dei giuristi è la lingua straniera che imparano – che impariamo –
sin dall’università per essere ammessi nella corporazione. È una lingua
tanto piú apprezzata quanto piú è capace di escludere i non addetti ai
lavori dalla comprensione di quello che avviene nelle aule di giustizia e
di quello che si scrive negli atti giudiziari. Una lingua sacerdotale e
stracciona al tempo stesso, in cui formule misteriose e ridicole si
accompagnano a violazioni sistematiche della grammatica e della
sintassi.
La regola dell'equilibrio, Gianrico Carofiglio
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