Erano come pulsazioni di paura. L’idea concreta che in breve, non in un futuro remoto e astratto, non esisterai piú. Il mondo
non esisterà piú. Mi sono ricordato quello che disse un mio amico –
Emilio – quando mi raccontò della malattia e della morte di sua moglie,
aveva trentaquattro anni. Pensi alle passeggiate che non hai fatto, a
quando ti sei comportato da ragioniere con la moneta degli affetti. Non è
solo la paura della morte, è che vorresti non aver sprecato il tuo
tempo.
La regola dell'equilibrio, Gianrico Carofiglio
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