martedì 31 dicembre 2019

Non rivangare

Non rivangare quello che non può servire ad altro che a inquietarti inutilmente.

Alessandro Manzoni, I promessi sposi 

sabato 28 dicembre 2019

Divisionismo vs Impressionismo

Il dipinto è il risultato di un lungo lavoro peparatorio, su schizzi e disegni dal vero, versioni precedenti, a volte anche fotografie. Una pratica che non è in alcun caso "impressionista", ossia presa diretta sul reale con una tecnica volutamente veloce, per carpire l'immediatezza della visione, come era stato, per parlare d'Italia, l'approccio degli scapigliati negli anni settanta. Tutt'altro: l'opera è essenzialmente una costruzione classica, frutto di studi anteriori e successivi ripensamenti.
Si potrebbe fraintendere il caso Segantini, che si rifiutò sempre di avere un atelier e dipingeva all'aperto, sino a morire sul ghiacciaio dello Schafberg mentre ultimava il pannello centrale del Trittico dell'Engadina. Tuttavia il suo "all'aperto" va in qualche modo ribaltato: è la natura stessa a diventare atelier. L'elaborazione dell'immagine è procedimento lento e complesso, che lo coinvolge per mesi, a volte per anni, e può anche sfociare nella ridipintura della medesima tela.

Annie Paule Quinsac, Fiat Lux. Premesse. Divisionismo, la rivoluzione della luce

Divisionismo

Sussiste ancora e comunque una certa confusione sul significato di Divisionismo, in particolare si crede che a identificarlo sia la pennellata franta, a trattini, puntini, sciabolate, filamenti lunghi o corti e visibili a occhio nudo. Sicuramente la pennellata visibile e spezzata è condizione necessaria, ma non sufficiente; imprescindibile è la giustapposizione dei colori sulla tela e i toni devono essere complementari secondo il prisma o ravvicinati all'interno della medesima gamma, per ottenere maggior vibrazione e suggerire le distanze (e quindi i piani). Alla dovuta lontananza l'occhio di chi guarda fonde i "tocchi" di colore, percependo zone luminose evocatrici di forme, masse, volumi e spazi.

Annie Paule Quinsac, Fiat Lux. Premesse. Divisionismo, la rivoluzione della luce 

Per la morte di Segantini

Spenti sono gli occhi umili e degni ove s'accolse l'infinita
bellezza, partita è l'anima ove l'ombra e la luce la vita
e la morte furon come una sola
preghiera, e la melodìa del ruscello e il mugghio dell'armento e il tuono
della tempesta e il grido dell'aquila e il gemito dell'uomo
furon come una sola parola,

e tutte le cose furono come una sola cosa
abbracciata per sempre dalla sua silenziosa
potenza come dall'aria.
Partita è su i vènti ebra di libertà l'anima dolce e rude
di colui che cercava una patria nelle altezze più nude
sempre più solitaria.

D'Annunzio, Per la morte di Segantini

Arte e luce

Se l'arte moderna avrà un carattere
sarà quello della ricerca del colore nella luce

Giovanni Segantini, 1887

giovedì 26 dicembre 2019

Comparazioni

E cosi, valutando per mezzo delle comparazioni,
Si determina la vera natura di una situazione.
Chiedi -
Quale governante segue il Tao?
Quale generale è più abile?
Chi ha a suo favore cielo e terra?
Chỉ osserva più rigorosamente il metodo e gli ordini?
Quale esercito è più forte?
Quali sono gli ufficiali e i soldati meglio 
addestrati?
Da che parte i premi e le punizioni sono più equi?
Tramite queste comparazioni si possono
prevedere la vittoria e la sconfitta!

Sun Tzu, L'arte della guerra 

martedì 24 dicembre 2019

Logica del profitto

Fondamentalmente era una brava persona, sentenziò, ma gli esseri umani si lasciano catturare dalla logica del profitto, e questo li stravolge  completamente. La struttura della società è marcia al giorno d'oggi.

Norman Mailer, La costa dei barbari

sabato 21 dicembre 2019

Rispettare il pubblico

Quando un uomo di teatro ha successo, disprezza i cosiddetti bifolchi. Mi ci volle del tempo, quando poi mi accorsi che i bifolchi non esistono, cominciai ad andare bene. Imparai a rispettare il mio pubblico. E il pubblico questo lo sente e collabora con me, non è contro di me. Basta rispettarli, e capiscono tutto quel che gli si dice.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

venerdì 20 dicembre 2019

Conoscenza

Fatti non foste per viver come bruti
ma per seguir virtude e conoscenza.

Dante, La divina commedia, Inferno, Canto XXVI

Colonne d'Ercole

Il pensiero elaborato, mentale, che scaturisce dalle infinite estrinsecazioni del mantello celebrale dell'Homo Sapiens, è sconfinato: non ha colonne d'Ercole.

Rita Levi Montalcini, Abbi il coraggio di conoscere 

mercoledì 18 dicembre 2019

Cessare di esistere

Un tempo non molti anni or sono, un uomo si metteva in mare e cessava di esistere per due o tre anni, forse per sempre. E quando i carri col tendone si disponevano a travasare il continente, amici e parenti rimasti a casa potevano anche non aver più notizie dei viandanti. La vita continuava; si risolvevano problemi, si prendevano decisioni. Anch'io rammento quando un telegramma significava una sola cosa, una morte in famiglia. Nel breve spazio di una vita il telefono ha cambiato tutto.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

martedì 17 dicembre 2019

Occhi

I nostri occhi al mattino descrivono un mondo diverso da quello che i nostri occhi vedranno al pomeriggio.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

Troppe realtà

Io ho sempre ammirato quei giornalisti che riescono a scendere in una zona, parlano alla gente giusta, fanno le domande giuste, prendono campioni di opinioni, e poi  stendono un ordinato rapporto che assomiglia a una carta stradale. Invidio questa tecnica e al tempo stesso non me ne fido come specchio della realtà. Io sento che ci sono troppe realtà. Quello che io adesso metto sulla carta è vero fino a che qualcun altro passa sulla mia strada e riordina il mondo secondo lo stile suo.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

lunedì 16 dicembre 2019

Profumo di caffè

A me pare che il caffè abbia un profumo anche migliore dopo che è arrivato il gelo.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

Tecnica e fallimenti

La tecnica bisogna impararla come l'ho imparata io, coi fallimenti.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

Colori d'autunno

Il clima mutò rapidamente al freddo e gli alberi presero colore, rossi e gialli da non credere. Non è soltanto colore ma un chiarore, quasi che le foglie cogliessero la luce del sole autunnale e la restituissero lentamente. Questi colori han qualcosa del fuoco.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

domenica 15 dicembre 2019

Anima triste

Un'anima triste può ucciderti più in fretta, molto più in fretta che un germe.

John Steinbeck, Viaggio con Charley 

venerdì 13 dicembre 2019

Viaggio

Un viaggio è una persona a sé; non ce ne sono due simili. E sono inutili progetti, garanzie, controlli, coercizioni. Dopo anni di lotta scopriamo che non siamo noi a fare il viaggio; il viaggio che fa noi. Guide, orari, prenotazioni, inevitabili e rigidi,  vanno diritti a naufragare contro la personalità del viaggio. Solo quando abbia riconosciuto tutto questo, il vagabondo in vitro può abbandonarsi e accettare la realtà. Soltanto allora cadono le frustrazioni. In questo, un viaggio è come un matrimonio. La maniera sicura per sbagliare è credere di tenerlo sotto controllo. 

John Steinbeck, Viaggio con Charley

Ragione per andare

Quando il virus dell'irrequietezza comincia a impadronirsi di un uomo caparbio, la vittima deve anzitutto trovare in sé stessa una ragione buona e sufficiente per andare.

John Steinbeck, Viaggio con Charley

giovedì 12 dicembre 2019

Donne

Tremano quando siamo in pericolo e piangono quando moriamo; ma quelle lacrime non sono per noi, bensì per un padre sprecato, per un seme perduto.

Bernard Shaw, Uomo e superuomo 

mercoledì 11 dicembre 2019

Zero e infinito

Se vedi lo zero non vedi nulla, ma se guardi attraverso lo zero vedi l'infinito.

Sufi

martedì 10 dicembre 2019

Vivere senza garanzie

Riempiti gli occhi di meraviglie, vivi come se dovessi cadere morto fra dieci secondi! Guarda il mondo: è più fantastico di qualunque sogno studiato e prodotto dalle più grandi fabbriche. Non
chiedere garanzie, sicurezza economica, un siffatto animale non è mai esistito; e se ci fosse, sarebbe imparentato col pesante bradipo che se ne sta attaccato alla rovescia al ramo di un albero per tutto il santo giorno, ogni giorno, passando l'intera vita a dormire. Al diavolo" diceva il nonno "squassa l'albero e fa' che il pesante bradipo precipiti al suolo e batta per prima cosa il culo!"

Roy Bradbury, Fahrenheit 451

Ciò che cambiamo

Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia ove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l'albero o il fiore che abbiamo piantato, noi si sia là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, finché si cambia qualche cosa da ciò che era prima che la si toccasse in qualcos'altro che è come noi dopo che la nostra mano se ne è staccata.

Roy Bradbury, Fahrenheit 451

domenica 8 dicembre 2019

Istante

Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.

Alda Merini

Senso di appartenenza

È il senso di appartenenza a una collettività e non di subordinazione a un potere arbitrario che porta con sé una più robusta, partecipata, consapevole esigenza di civismo, quindi di libertà.

Corrado Augias, Il disagio della libertà 

giovedì 5 dicembre 2019

Mancare i libri

Abbiamo tutto quanto per essere felici, ma non siamo felici. Manca qualche cosa. Mi sono guardato intorno. La sola cosa che mi sono visto mancare positivamente sono i libri che io avevo bruciato in questi ultimi 10 o 20 anni. E allora ho pensato che i libri forse avrebbero potuto essere utili.

Roy Bradbury, Fahrenheit 451

Vigliacco

Signor Montag, voi avete davanti un vigliacco. Io vedevo la piega che stavano prendendo le cose, ma molto tempo fa; ma non ho detto nulla; sono uno degli innocenti che avrebbero potuto parlare chiaro e tondo quando nessuno era disposto a dar retta al "colpevole", ma non ho aperto bocca, diventando così colpevole a mia volta. 

Roy Bradbury, Fahrenheit 451

lunedì 2 dicembre 2019

Libri

Forse i libri possono aiutarci uscire un po' da queste tenebre. Potrebbero impedirci di ripetere sempre gli stessi errori pazzeschi.

Roy Bradbury, Fahrenheit 451

Amicizia

Non possono dire in quale preciso momento nasca l'amicizia. Come nel riempire una caraffa goccia a goccia, c'è finalmente una stilla che la fa traboccare, così in una sequela di atti gentili ce n'è infine uno che fa traboccare il cuore.

Roy Bradbury, Fahrenheit 451

domenica 1 dicembre 2019

Filosofia

Ci sono più cose in cielo e terra, Orazio, di quante ne possa sognare la tua filosofia.

Shakespeare, Amleto