martedì 29 dicembre 2020

Leggere: atto sovversivo

Leggere e scrivere sono atti sovversivi di per sé. Quella che sovvertono è l'idea che le cose devono essere come sono, che tu sei solo, che nessun altro si è mai sentito come ti senti tu. 

Kurt Vonnegut, Ricordando l'Apocalisse

Magia dello scrivere

Era uno scrittore che credeva nella magia del processo: sia ciò che lo scrivere faceva per lui, sia ciò che poteva fare per i lettori. Il tempo e l'attenzione del lettore per lui erano sacri. Il suo rapporto con la gente era viscerale e a due livelli, perché si rendeva conto che il contenuto non è tutta la storia. 

Kurt Vonnegut, Ricordando l'Apocalisse

Scrivere chiaro

Se non riesci a scrivere con chiarezza, probabilmente non hai neanche le idee chiare come credi.

Kurt Vonnegut, Ricordando l'Apocalisse

Autovalutarsi

Quando mi lamentai perché mi avevano dato solo cinquanta dollari per un articolo che aveva richiesto una settimana di lavoro, mi disse che dovevo calcolare quanto mi sarebbe costato pubblicare un annuncio di due pagine per informare la gente che sapevo scrivere. 

Kurt Vonnegut, Ricordando l'Apocalisse

L'esercizio di scrivere

Scrivere era per mio padre un esercizio spirituale, l'unica cosa in cui credesse veramente. Avrebbe voluto mettere le cose a posto, ma non pensò mai che i suoi scritti potessero avere un grande effetto sul loro andamento. I suoi modelli erano Giona, Lincoln, Melville e Twain. 
Scriveva e riscriveva, ripetendo infinite volte a bassa voce ciò che aveva appena scritto, gesticolando, cambiando il tono e il ritmo delle parole. Poi faceva una pausa, restava lì con aria meditabonda, strappava dalla macchina da scrivere il foglio appena scritto, lo appallottolava, lo buttava via e ricominciava da capo. A me pareva uno strano modo di passare il tempo per un adulto, ma ero solo un bambino e ignoravo tante cose. 

Kurt Vonnegut, Ricordando l'Apocalisse

Epoca dell’irresponsabilità

- Bene, Mi racconti tutto, a cominciare dall'8 maggio 1995, verso le 10 del mattino. 
- Non è possibile raccontare una storia così lunga. 
- Per grandi linee! 
- C'è solo una linea: l'energia. C'è solo una Storia: l'energia. C'è solo una politica: l'energia. 
- Che fa? Mi canta l'inno nazionale ponentino? 
- Sono le considerazioni più importanti dell'universo. 
- Siete poetici, nel 2580. 
- Ci prenda pure in giro! Lo dobbiamo alla vostra incoscienza, se ci ritroviamo a questo punto. 
- Non se la prenda con me. Non sono responsabile delle azioni dei miei contemporanei.
- Ecco: lo ha detto. Lei viene dall'epoca dell'irresponsabilità. 

Amélie Nothomb, Ritorno a Pompei 

sabato 19 dicembre 2020

Ormai era un vecchio

Ormai era un vecchio; era nato ed era cresciuto in un mondo che aveva delle norme particolari, sia nel bene sia nel male, e lui ci aveva creduto, in quelle norme, e le aveva seguite. 

Adesso il mondo era cambiato, era pieno di gente nuova con idee nuove, ed egli apparteneva al passato. 

Capiva che adesso le norme di vita erano diverse; che poteva intuirle confusamente, ma non trovarle di suo gusto.

Frederic Forsyth, Il giorno dello sciacallo

lunedì 7 dicembre 2020

Leggendo

Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma.

Cesare Pavese