Rosemary poggiò il viso sull'acqua e nuotò nel mare increspato a colpi di quattro bracciate a stile libero verso la zattera galleggiante. L'acqua si protendeva verso di lei, la tirava giù con tenerezza lontano dalla calura, si insinuava tra i capelli e correva in ogni angolo del suo corpo. Lei si girava e rigirava, la abbracciava, guizzava.
Francis Scott Fitzgerald, Tenera è la notte
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