sabato 23 novembre 2024

Uomini senza coscienza né sentimenti

Di giorno i detenuti della colonia 13 fabbricavano parti del T-go, il terribile carro armato russo. Ma di notte di cosa parlavano fra loro uomini senza coscienza né sentimenti? Strano a dirsi: delle loro famiglie. Pensare a moglie e figli a casa significava tornare alla stabilità della vita precedente, mentre ora a delimitare le loro esistenze c'erano solo le imponenti mura della colonia 13 del carcere di massima sicurezza. Ciò che avevano fatto per denaro - mentire, truffare, rubare, estorcere, ricattare, torturare e uccidere - erano le sole cose che conoscevano. E davano per scontato di averle fatte bene, perché in caso contrario sarebbero morti. La loro era un'esistenza estranea alla vita civile come la maggior parte delle persone la intende. Ritornare con la mente al calore di una donna conosciuta, agli odori casalinghi di barbabietole, cavolo bollito e carne stufata, alla vampata pungente della vodka, era una consolazione che li rendeva tutti malinconici. Quel sentimento li legava per sempre l'uno all'altro, allo stesso modo in cui i tatuaggi li legavano alla loro professione criminale.

Robert Ludlum, La scelta di Bourne

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