Non c'è scelta. Aveva ragione, pensò Isabel: quasi tutti noi non abbiamo scelta sul posto in cui viviamo. Una volta ancora, aveva motivo di riflettere sul fatto che la più grande lotteria era proprio la prima, quella che stabiliva chi eravamo: francesi, americani, sudanesi, scozzesi. E da lì derivava un enorme bagaglio: la cultura, la lingua, il patrimonio di geni che determinava il colore della pelle, l'altezza, la propensione a certe malattie e via dicendo. Per la maggior parte delle persone, era quello il destino: i cambiamenti successivi, sempre che se ne potessero fare, sarebbero stati casuali o frutto di un enorme sforzo. La donna sull'autobus avrebbe preferito vivere in Spagna o in Portogallo, immaginò Isabel, più vicina al sole, ma non poteva perché aveva un lavoro, un marito e un passato che la legavano alla
Scozia e al suo clima.
Scozia e al suo clima.
Alexander McCall Smith, L'arte perduta della gratitudine
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