martedì 20 maggio 2025

Accettare i fallimenti e ripartire

«Non faccio mistero di essere da sempre un grande fan della NASA. Sono figlio dell'era spaziale - lo Sputnik, John Glenn, l'Apollo 11 - e non ho mai esitato a esprimere i miei sentimenti di ammirazione e di orgoglio nazionale per il programma spaziale. A mio parere, gli uomini e le donne della NASA sono i pionieri della storia moderna.
Azzardano l'impossibile, accettano i fallimenti e poi tornano dritti al tavolo di lavoro, mentre noi ci limitiamo a criticare.»

San Brown, La verità del ghiaccio 

lunedì 19 maggio 2025

Periodo critico e imprinting

La nozione di periodo critico supportava anche le osservazioni dell'etologo Konrad Lorenz, secondo cui gli anatroccoli, se esposti alla presenza di un essere umano per un breve periodo di tempo compreso tra le quindici ore e i tre giorni di vita, si legavano per tutta la vita a quella persona anziché con la madre biologica.
Per provarlo, Lorenz fece in modo che degli anatroccoli si legassero a lui e ne seguissero gli spostamenti.
L'etologo austriaco chiamò questo fenomeno imprinting. La nozione psicologica di periodo critico va fatta risalire a Freud, il quale sosteneva che le fasi del nostro sviluppo corrispondono ad alcune brevi finestre temporali, nel corso delle quali dobbiamo vivere determinate esperienze perché la nostra crescita sia sana. Questi periodi, diceva Freud, sono profondamente formativi, e si ripercuotono sul resto della nostra vita.

Norman Doidge, Il cervello infinito 

domenica 18 maggio 2025

Verso la vecchiaia

Molto meglio non essere nati.
Ma, una volta nati, fare ritorno da dove si è venuti è destino ancora migliore.
Quando dilegua giovinezza con i suoi deliri leggeri, chi può aggirarsi libero dai molti affanni?
Quale tormento non lo coglie?
Assassinii, discordie, contese, battaglie, invidie...
e infine sopraggiunge,
spregevole, impotente, inaccostabile la vecchiaia in solitudine, congrega delle peggiori disgrazie.

Sofocle, Edipo a Colono 

Tribolazione

La collera non invecchia, muore, e solo i morti non sono toccati dalla tribolazione

Sofocle, Edipo a Colono

mercoledì 14 maggio 2025

Il tempo travolge tutto il resto

O carissimo figlio di Egeo, soltanto gli dei ignorano vecchiaia e morte.
Il tempo, signore di ogni cosa, travolge tutto il resto: il vigore della terra si estenua, si estenua il vigore del corpo, lealtà muore, perfidia germoglia; mai lo stesso spirito permane tra amici e amici, tra città e città.
Per tutti, prima o poi, ciò che è dolce si fa amaro, e viceversa.
E se ora le relazioni tra te e Tebe prosperano, il tempo infinito genera nel suo andare notti infinite, infiniti giorni,
e per futili motivi essi disperderanno a colpi di lancia tutta la concordia e l'armonia di adesso.

Sofocle, Edipo a Colono

mercoledì 7 maggio 2025

Come una bottiglia di vetro

Per prima cosa Nicola va in bagno e si osserva a lungo allo specchio, lo fa con compassione.
Dove una volta c'era il volto di un giovane ora vede solo un tempo passato, ormai evaporato come lo spirito di una grappa dimenticata aperta. Si guarda negli occhi e scorge solo la bottiglia di vetro, fragile e piena di niente.

Matteo Righetti, Dove porta la neve


Compassione

Accanto alla fermata c'è un piccolo tiglio: così  solo che non riesce a far sentire la sua presenza nemmeno in primavera, durante la fioritura. A Carlo piace quell'alberello, ma ne ha compassione perché sa che anch'esso si sente solo.

Matteo Righetti, Dove porta la neve

sabato 3 maggio 2025

Riti

Scende la sera. Nessuno dei due ha fame, ma mangiano lo stesso. La cena è un rito, e i riti facilitano la vita.

J. M. Coetzee, Vergogna 

Cessi di lottare

E solo uno dei postumi, si dice, uno dei postumi dell'aggressione. Fra non molto l'organismo si rimetterà in sesto, e io, il fantasma che lo abita, sarò di nuovo me stesso. Ma sa che la verità è un'altra. Qualcuno ha soffiato sulla fiammella del piacere di vivere. Come una foglia nella corrente, come uno sbuffo di fumo nel vento, ha cominciato a fluttuare verso la fine. David se ne rende conto con chiarezza, e questa visione lo riempie di disperazione. Parola appiccicosa che non riesce a scacciare. Il sangue della vita sta abbandonando il suo corpo per essere sostituito dalla disperazione, sostanza simile a un gas, inodora, insapora, priva di proprietà nutritive. La inspiri, le membra si distendono, cessi di lottare, anche nel momento in cui senti il freddo dell'acciaio sulla gola.

J. M. Coetzee, Vergogna

Verso altri lidi

Gli avvenimenti di ieri lo hanno sconvolto nel profondo.
Il tremito e la debolezza non sono che i segni iniziali e piú superficiali del trauma. Ha la sensazione che dentro di lui sia rimasto contuso e ferito un organo vitale, forse addirittura il cuore. Per la prima volta ha un assaggio della vecchiaia, quando diventerà un uomo spossato, senza speranze, senza desideri, indifferente al futuro. Abbandonandosi su una sedia di plastica in mezzo al puzzo di piume di pollo e mele marce, sente l'interesse per il mondo defluirgli dal corpo goccia a goccia. Forse ci vorranno settimane, anche mesi, prima di restare dissanguato, ma il fluido vitale sta fuggendo. E quando il processo si sarà compiuto, di lui non resterà che l'involucro di una mosca in una ragnatela, fragile al tocco, più leggero della pula, pronto per essere trascinato verso altri lidi.

J. M. Coetzee, Vergogna 

Capri espiatori

I capri espiatori funzionavano quando erano un'emanazione del potere religioso. Caricavi i peccati della città sul groppone del capro e lo scacciavi, cosí la città veniva purificata. Funzionava perché tutti sapevano interpretare il rito, divinità comprese. Poi gli dèi sono morti, e di punto in bianco ci siamo ritrovati a dover purificare la citta senza aiuto divino. Si sono rese necessarie delle azioni reali al posto di quelle simboliche. È cosí che è nato il censore nel senso romano. La parola d'ordine è diventata vigilanza: vigilanza di tutti su tutti. La purificazione è stata sostituita dalla purga.

J. M. Coetzee, Vergogna

Allenati per la vecchiaia

Fino a oggi è stato ospite della figlia solo per brevi periodi. Ora divide con lei la casa, partecipa alla sua esistenza. Deve fare attenzione a impedire che le vecchie abitudini tornino di soppiatto, le abitudini del genitore: mettere il rotolo di carta igienica sul supporto, spegnere le luci, cacciare il gatto dal divano. Allenati per la vecchiaia, si ammonisce David. Allenati alla sopportazione. Allenati per la casa di riposo.

J. M. Coetzee, Vergogna 

Alla figlia

Perdonami, Lucy, - dice.
- Perdonarti? E per che cosa? - Sulle labbra le compare un sorriso lieve, un po' beffardo.
- Per il fatto di essere uno dei due mortali cui è stato affidato il compito di metterti al mondo e per non essermi mai rivelato una guida migliore.

J. M. Coetzee, Vergogna

venerdì 2 maggio 2025

Disperazione di Eracle

«Povero amico, sarò io il primo a darti questo atroce dolore: Ila è andato alla fonte, ma ancora non torna, e io l'ho udito gridare; forse i predoni l'hanno assalito e lo portano via, o forse lo sbranano le fiere.» Così disse, e ad Eracle nell'udirlo gocciolava dalle tempie copioso il sudore, e il nero sangue bolliva nelle viscere;
furibondo scagliò a terra l'abete e prese a correre dove lo portavano i piedi nel suo impeto, a caso. 
Come infuria il toro quando è punto dal tafano e abbandona prati e paludi, incurante dei pastori e della mandria - va per la sua strada ora senza sosta, ora fermandosi, e alzando il largo collo leva muggiti, afflitto dal doloroso assillo -, così l'eroe smaniando ora muoveva rapidamente i veloci ginocchi, ora arrestava la corsa affannosa e lanciava alte grida che si perdevano lontano.

Apollonio Rodio, Argonautiche 

Destino mortale

Cizico rotolò nella sabbia compiendo il suo destino - quello a cui i mortali non possono sfuggire, rete immensa che li chiude da ogni parte

Apollonio Rodio, Argonautiche

martedì 29 aprile 2025

Banchettare

Avevano accanto abbondanza di cibo, e vino soave, che i coppieri mescevano dalle brocche. Ed intanto tra loro scambiavano le parole e gli scherzi che piacciono ai giovani, in mezzo al banchetto ed al vino, e tra loro non c'è la superbia funesta.

Apollonio Rodio, Argonautiche

giovedì 3 aprile 2025

Antifragilità

L'antifragilità va al di là della resilienza e della robustezza. Ciò che è resiliente resiste agli shock e rimane identico a se stesso; l'antifragile migliora.

Nassim Nicholas Taleb, Antifragile. Prosperare nel disordine

domenica 30 marzo 2025

Senso della realtà e senso della possibilità

Ma se il senso della realtà esiste, e nessuno può mettere in dubbio che la sua esistenza sia giustificata, allora ci dev'essere anche qualcosa che chiameremo senso della possibilità.
Chi lo possiede non dice, ad esempio: qui è accaduto questo o quello, accadrà, deve accadere; ma immagina: qui potrebbe, o dovrebbe accadere la tale o talaltra cosa; e se gli si dichiara che una cosa è com'è, egli pensa: be, probabilmente potrebbe anche esser diversa.
Cosicché il senso della possibilità si potrebbe anche definire come la capacità di pensare tutto quello che potrebbe egualmente essere, e di non dar maggiore importanza a quello che è, che a 
quello che non è. Come si vede, le conseguenze di tale attitudine creativa possono essere notevoli, e purtroppo non di rado fanno apparire falso ciò che gli uomini ammirano, e lecito ciò che essi vietano, o magari indifferenti l'uno e l'altro. Questi possibilisti vivono, si potrebbe dire, in una tessitura più sottile, una tessitura di fumo, immaginazioni, fantasticherie e congiuntivi.

Robert Musil, L'uomo senza qualità 

Ironica fedeltà

Anche un cane di razza si cerca un posto sotto la tavola, insensibile ai calci non per bassezza canina ma per affetto e fedeltà. E appunto i freddi calcolatori non hanno nella vita la metà del successo conseguito invece dagli spiriti felicemente equilibrati, che nutrono sentimenti veri e profondi per le persone e le condizioni capaci di portar loro vantaggio.

Robert Musil, L'uomo senza qualità 

domenica 23 marzo 2025

Una parola diversa dalla loro

Il leader del popolo sovietico, autore fra l'altro di scritti di linguistica, si era reso conto che la letteratura utilizzava un'altra lingua, e che questa non coincideva con la sua. O meglio, aveva capito che non era strettamente un problema di lingua, perché Mandel'stam e Pasternak utilizzavano anche loro il russo. Aveva capito che non adoperavano le stesse parole. Insomma, aveva inteso perfettamente la lezione di Saussure e ne aveva tirato le conseguenze che sappiamo. La pratica non è certo finita con Stalin. Ne abbiamo preso coscienza con un certo spavento nel 1990 quando a Strasburgo costituimmo il Parlamento Internazionale degli Scrittori e una rete di città-rifugio dove accogliere quelli ai quali nei loro paesi si ambiva a tagliare la gola con recisione netta delle corde vocali, luogo deputato alla fonazione, cioè alla parola parlata prima che scritta. I nazisti hanno bruciato milioni di persone. Ma hanno cominciato col bruciare libri. Soprattutto quelli di letteratura, quella letteratura da loro definita 'degenerata'. Degenerata in quanto portatrice di una parola diversa dalla loro: una diversa visione del mondo. La letteratura è sostanzialmente questo: una visione del mondo differente da quella imposta dal pensiero dominante, o per meglio dire dal pensiero al potere, qualsiasi esso sia. E il dubbio che ciò che l'istituzione vigente vuole sia così, non sia esattamente così. Il dubbio, come la letteratura, non è monoteista, è politeista. Peraltro le conseguenze dei pensieri monoteisti, che non nutrono alcun dubbio, sono sotto gli occhi di tutti.

Antonio Tabucchi, Di tutto resta un poco