domenica 13 novembre 2011

Libertà va cercando


Libertà va cercando, ch’è sì cara,
come chi per lei vita rifiuta.
 
Dante - Purgatorio, I

Sul soglio di Pietro siedono lupi rapaci, ma questo mondo è abitato da pecore matte.
Le pecore matte sono la grande maggioranza, ma la loro ignoranza non le scuserà.
La giustizia divina le punirà: anche quelle che ad esempio fanno il male senza saperlo, quelle che seguono il male, quelle che obbediscono al male dei lupi rapaci.
Ma lupi e pecore non stanno in questa valle di lacrime come in una prigione. Da questa prigione ci si può liberare: c’è dato lume, c’è data innata libertate. La libertate ci viene directe, imediate a deo: il dono della libertà non passa attraverso stelle, attraverso cieli, non è determinata da cause fisiche. Dio infonde questo dono nella nostra anima senza mediazioni di sorta: innata  libertate. Questo è il sommo dono per Dante: non la vita, ma la libertà.
Attraverso il dono della libertà noi possiamo liberarci dalla prigione dove stanno le pecore matte, i lupi: non siamo necessitati ad abitare con loro, possiamo andare verso la libertà. Questo è il tema della divina commedia: è la conversione, conversum in deum: riattingere il luogo da cui ci è venuta la libertà, liberarci per riportare questo dono al suo fattore.

Nessun commento:

Posta un commento