Chissà se un giorno sarei stato in grado di conoscerla tutta, quella stanza. Oppure sarei invecchiato senza esplorarla fino in fondo, e poi sarei morto. In tal caso, che senso poteva mai avere quella vita matrimoniale?
Che senso poteva quindi avere la mia vita, poiché vivevo e dormivo nello stesso letto con una persona che non conoscevo?
Queste sono le riflessioni che feci quella notte, e anche in seguito continuai a pensarci su in maniera intermittente. Poi capii, anche se molto più tardi, che quella volta avevo proprio toccato il cuore del problema.
Haruki Murakami, L'uccello che girava le viti del mondo
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