Pensò al mito di quel confine, alle sue leggende, e soprattutto al fatto che ogni frontiera, in fin dei conti, non è altro che una linea immaginaria inventata da alcuni uomini per sopraffare e maltrattare altri uomini...
Così le aveva sempre detto suo padre, e così credeva anche lei.
"Che senso possono avere le frontiere se gli alberi nei boschi e gli uccelli e i lupi e tutti gli animali sono sempre uguali e ignorano le linee di confine? Le frontiere sono ben altre, per me..."
Le vere frontiere, così le aveva ripetuto suo padre durante il loro viaggio insieme, sono quelle tra prepotenti e poveri cristi, tra chi sì sollazza di cibo e potere e chi invece patisce la fame e deve spaccarsi la schiena per un pugno di polenta. Ecco, queste sì che sono le uniche vere frontiere.
Matteo Righetto, L'anima della frontiera
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