giovedì 30 settembre 2021

Verità e solitudine

Mi prese una rabbia antica, senza un oggetto definito, la rabbia che si prova davanti al fatto che a volte la verità, anche quando la si intuisce, quando le ragioni, e le cause e gli effetti, e le reazioni in apparenza illogiche si fanno improvvisamente chiare, non sazia l'anima, non dà pace, ma soltanto la sensazione di essere i soli ad aver capito, e di essere, proprio per questo, ancora più soli. 

Giovanni Ricciardi, Il dono delle lacrime 

martedì 28 settembre 2021

Pregiudizi

I pregiudizi si fondano su strani accostamenti che la mente opera a prescindere dalla realtà.

Giovanni Ricciardi, Il dono delle lacrime 

Addio ai monti

«Dio non turba mai la gioia dei suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande». 

Alessandro Manzoni, I Promessi sposi, (Addio ai monti)

Distanza che ci separa

Caro amico, ti confesso che mi sono seduto varie volte a scriverti in questi giorni, e alla fine ho lasciato cadere la penna sul foglio. Da una parte, avrei tantissime cose da raccontare, da condividere, e lo sto desiderando con l'ingenuità dei bambini che raccontano le più piccole stupidaggini e le cose più semplici che gli sono capitate nella giornata... dall'altra, a volte, specie in questi giorni, sento con realismo che la distanza è veramente un enorme mondo che ci separa e ci fa vivere in due realtà così diverse.

Giovanni Ricciardi, Il dono delle lacrime 

sabato 25 settembre 2021

Affaccendarsi a rinnovare

Ci sono giorni in cui mi capita di camminare: in silenzio e osservare i cantieri, nelle periferie, o quei palazzi del centro che in poco più dì un mese rinnovano le facciate. Penso che il prezzo di quelle case crescerà e che dovrei affrettarmi a comprarne una, per abitare vicino al posto di lavoro e non dover prendere il bus tutti i giorni, o comunque vivere immerso nella bellezza della città. Ma immediatamente, per una forza che non conosco, portato al fondo da una mano che mi stringe alla gola, mi assale il pensiero che di tutto questo affaccendarsi a rinnovare, di tutto questo darsi da fare, non resterà che ombra e polvere. Se non per il mondo, per me, fra quarant'anni o poco più, se mi va bene.

Giovanni Ricciardi, La canzone del sangue 

mercoledì 15 settembre 2021

Cappello a falde larghe

Mi ero portato un vecchio cappello a larghe falde che mi dava l'aspetto di un turista sfaccendato, un prepensionato che si fa accompagnare in giro a recuperare viaggi perduti in gioventù, con quel tratto di malinconia tipico di ogni cosa che non sia stata fatta a tempo opportuno. 

Giovanni Ricciardi, Portami a ballare 

martedì 14 settembre 2021

Molle dell'infanzia

Le molle dell'infanzia se sono potenti lasciano il segno.

Giovanni Ricciardi, Portami a ballare 

giovedì 9 settembre 2021

Uso del nicchiare

C'è chi dice no per principio, ma in realtà usa quel nicchiare per farsi sentire prezioso agli occhi del questuante. E io, che faccio il poliziotto da una vita, lo so bene.

Giovanni Ricciardi, Portami a ballare 

Scrivere a mano

Non ardisco, ma capisco. Anch'io conosco e ricordo il gusto del fluire di un segno sulla carta, di un pensiero lento, di una tessitura paziente, quasi lavoro d'ago e filo, che la mano trasmette alla mente. E quando prendo la penna, le rare volte che ne ho l'occasione, staccando gli occhi dallo schermo, è come se mi accorgessi che il gesto delle dita detta il ritmo all'anima, la rischiara, le dà un timbro più limpido. Non ardisco, dicevo, perché se mi mettessi a stendere verbali e relazioni a penna, oggi rischierei il posto. 

Giovanni Ricciardi, Portami a ballare

Consapevolezza

La consapevolezza è la metà della battaglia 

G.I. Joe

mercoledì 8 settembre 2021

Come canne al vento

Perché la sorte ci stronca cosî, come canne? 
— Si, — egli disse allora, — siamo proprio come le canne al vento, donna Ester mia. Ecco perché! Siamo canne, e la sorte è il vento. 

Grazia Deledda, Canne al vento 

domenica 5 settembre 2021

Promesse

Se uno non mantiene le promesse piccole va a finire che non mantiene neanche quelle grandi. Me l'hai detto tu. 

Cormac McCarthy, La strada 

Mai è un sacco di tempo

L'uomo prese la lattina, bevve un sorso e gliela restituì. Bevila tu, disse. Stiamocene seduti qui per un po'. 
É perché non ne potrò bere mai più, vero? 
Mai è un sacco di tempo. 
Ok, disse il bambino. 

Cormac McCarthy, La strada 

Le cose che entrano in testa

Ricordati che le cose che ti entrano in testa poi ci restano per sempre, gli disse. Forse dovresti rifletterci. 

Però certe cose uno se le dimentica, no? 

Sì. Ci dimentichiamo le cose che vorremmo ricordare e ricordiamo quelle che vorremmo dimenticare

Cormac McCarthy, La strada 

Per poter stare con te

Ti posso chiedere una cosa?, disse. 
Sì. Certo. 
Noi moriremo? 
Prima o poi sì. Ma non adesso. 
E stiamo sempre andando a sud. 
Sì. 
Per stare più caldi. 
Sì 
Ok 
Ok cosa? 
Niente, Così. 
Adesso dormi. Ok. 
Ora spengo la lampada. Va bene? 
Sì. Va bene. 
E dopo un altro po', nel buio: Ti posso chiedere una cosa? 
Sì, certo che puoi. 
Tu cosa faresti se io morissi? 
Se tu morissi vorrei morire anch'io. 
Per poter stare con me? 
Sì. Per poter stare con te. 
Ok.

Cormac McCarty, La strada 

Sono qui

Il bambino si rigirò nelle coperte. Poi aprì gli occhi. Ciao papà, disse.
Sono qui.
Lo so.

Cormac McCarty, La strada