Ci sono giorni in cui mi capita di camminare: in silenzio e osservare i cantieri, nelle periferie, o quei palazzi del centro che in poco più dì un mese rinnovano le facciate. Penso che il prezzo di quelle case crescerà e che dovrei affrettarmi a comprarne una, per abitare vicino al posto di lavoro e non dover prendere il bus tutti i giorni, o comunque vivere immerso nella bellezza della città. Ma immediatamente, per una forza che non conosco, portato al fondo da una mano che mi stringe alla gola, mi assale il pensiero che di tutto questo affaccendarsi a rinnovare, di tutto questo darsi da fare, non resterà che ombra e polvere. Se non per il mondo, per me, fra quarant'anni o poco più, se mi va bene.
Giovanni Ricciardi, La canzone del sangue
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