giovedì 9 settembre 2021

Scrivere a mano

Non ardisco, ma capisco. Anch'io conosco e ricordo il gusto del fluire di un segno sulla carta, di un pensiero lento, di una tessitura paziente, quasi lavoro d'ago e filo, che la mano trasmette alla mente. E quando prendo la penna, le rare volte che ne ho l'occasione, staccando gli occhi dallo schermo, è come se mi accorgessi che il gesto delle dita detta il ritmo all'anima, la rischiara, le dà un timbro più limpido. Non ardisco, dicevo, perché se mi mettessi a stendere verbali e relazioni a penna, oggi rischierei il posto. 

Giovanni Ricciardi, Portami a ballare

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