non è
che finita la guerra noi siamo stati tanto contenti. Tutti subito a
strillare: «La vittoria tradita!» perché ci hanno dato solo Trento,
Trieste e l’Istria. Chissà che ci aspettavamo. Tanto che poi D’Annunzio è
partito da solo – o meglio, coi suoi legionari – per andarsi a prendere
Fiume contro il trattato di pace. Il suo ideologo a Fiume fu proprio
l’Alceste De Ambris, che fece la Carta del Carnaro, i consigli di
fabbrica, i soviet, i comitati di gestione e il corporativismo. Fiume
sembrava quasi la Russia leninista e quella roba lì – il corporativismo
eccetera – passò tutta intera poi nel fascismo. Anzi, per il fascismo
Fiume fu una specie di prova generale, anche se poi lui invece –
l’Alceste De Ambris che era stato il padre spirituale di tutti loro, dal
Rossoni al Mussolini – quando si fu alle strette se ne andò dall’altra
parte e nel 1927 si mise a capo della Concentrazione antifascista.
«Chissà come è andata davvero quella volta» diceva mio nonno: «Quelli
magari non si sono messi d’accordo solo su chi doveva comandare».
Canale Mussolini - Antonio Pennacchi
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