martedì 31 luglio 2018

Dialogo e api

Per avviare un dialogo occorre la stessa attenzione che serve quando si entra in un apiario. In entrambi i casi viene stimolata una condizione di concentrazione profonda e di coinvolgimento di tutti i sensi: ascoltare senza giudicare. Nel corso del dialogo il tempo rallenta proprio come accade negli apiari e, parallelamente, aumenta la concentrazione su come gli interlocutori stanno interagendo.

Il tempo delle api, Mark Winston

domenica 29 luglio 2018

Comando

Iniziai a capire che un approccio basato sul comando e sul controllo funziona nel breve periodo, perché la gente fa quello che dici solo per timore. Ma è un limite enorme su quanto a lungo ti seguiranno e quanto bene faranno il loro lavoro.

Sergio Marchionne, Siate come giardinieri

Certezze e guai

"Non è ciò che non sai che ti mette nei guai. E' ciò di cui sei sicuro che non è come credi'".

Mark Twain

sabato 28 luglio 2018

Il sistema Camilleri

La verità non è mai in bianco e nero nei romanzi di Camilleri, i buoni non è detto che siano sempre completamente buoni, e la stessa cosa dicasi per i cattivi. Questo vale sicurumente per i romanzi storici, ma anche per i gialli, nei quali la scoperta dell'assassino non è la principale spinta ad andare avanti nella lettura. A Montalbano e ai suoi lettori interessano le finali manette ai polsi, li appaga l'investigazione in sé, con il coinvolgimento emotivo che comporta. Questo sguardo, insieme a quell'originalissima lingua d'invenzione che è il vigatese, è cio che tiene insieme tutta la sterminata produzione letteraria di Camilleri in un unico sistema.

Il sistema Camilleri, Salvatore Silvano Nigri, MicroMega

venerdì 27 luglio 2018

Vocabolario

Mi è restata da quelle esperienze la convinzione che prove di lingua debbano farsi a due livelli uno senza uso del vocabolario, per rafforzare e saggiare il nocciolo del sapere linguistico, e uno col dizionario, per dar prova di saper usare questo strumento dinanzi a testi complessi di letteratura, storia o filosofia.

Tullio De Mauro, Parole di giorni lontani

mercoledì 25 luglio 2018

Cozzetto

A metà pomeriggio, di solito finiti i compiti, andavo in cucina o mi chiamava là mia madre, che mi diceva: «Ti preparo il cozzetto». Da un filone di pane, tagliava la parte estrema, tondeggiante, in napoletano il cuozzo, in italiano regionale cozzo, lo svuotava con cura del cono di morbida mollica, metteva un pizzico di sale nella cavità, versava qualche goccia d'olio sia sulle pareti cave sia sulla mollica, spalmava le gocce con cura, richiudeva e, infine, mi
consegnava. Sgranocchiavo l'eccellente merenda.

Tullio De Mauro, Parole di giorni lontani

Bandiere abbrunate

E un pomeriggio mia madre di disse: "Vedi? Su tante case ci sono bamdiere abbrunate. È morto D'Annunzio ed è lutto nazionale". Vedevo le bandiere, le guardavo e vedevo i soliti tre colori pur se con qualcosa di diverso dal solito. Ma niente di bruno. Mia madre capi la mia perplessità e aggiunse: "Abbrunato significa che la bandiera segna il lutto, a volte lo segna con un nastro nero, ma lo segna anche se non e in cima all'asta, ma a metà, e cioè se è a mezz'asta". Il tramonto cedeva il passo alla sera e nel cielo apparvero le prime stelle.

Tullio De Mauro, Parole di giorni lontani

martedì 24 luglio 2018

Dialetto che mareggia

In casa l'impegno era parlare italiano. Ma il dialetto mareggiava da ogni lato e in certi casi penetrava a forza (è il caso di dirlo) nel nostro lessico famigliare, specie là dove il lessico italiano, come accadeva e ancora in piccola parte accade, presentava qualche vacuum lessicale.

Tullio De Mauro, Parole di giorni lontani

giovedì 19 luglio 2018

Ci voleva lei

È vero che per essere capaci di vedere
Cosa siamo dobbiamo allontanarci
E poi guardarci da lontano

Daniele Silvestri, Il viaggio

1984

Nel romanzo George Orwell ha descritto il futuro come una società buia dominata dal totalitarismo. Le persone sono controllate da un dittatore chiamato Grande Fratello. Le informazioni sono limitate, e la storia viene continuamente riscritta. Il protagonista lavora in un ufficio pubblico, nel settore dedicato alla riscrittura. Nel momento in cui si scrive la nuova storia, quella vecchia viene eliminata. Parallelamente, le parole vengono reinventate, e anche di quelle attuali viene cambiato il significato. Siccome la storia viene modificata troppo spesso, presto più nessuno è in grado di distinguere la verità. Non si capisce nemmeno più chi sia un nemico e chi un alleato. Ecco di cosa parla.
Modificano la storia.
Rubare la vera storia è come rubare una parte della personalità di ognuno. È un crimine. 
Fukaeri rifletté su quelle parole.
La nostra memoria è composta da una combinazione di memoria individuale e memoria collettiva, disse Tengo. - Le due sono strettamente intrecciate. E la storia è la memoria collettiva. Quando questa viene rubata, o riscritta, non siamo più in grado di sapere chi siamo

Haruki Murakami, 1Q84

Curiosità

Ci sono posti in cui mi è venuta voglia di andare a tutti i costi soltanto vedendoli sulla carta geografica. E guarda caso si tratta sempre di località lontane e difficili da raggiungere. Che ti fanno nascere una curiosità irresistibile di conoscerne i paesaggi, di sapere che tipo di vita vi si svolge. E come il morbillo. Impossibile indicare agli altri da dove nasca quella febbre. E curiosità allo stato puro. 

Haruki Murakami, 1Q84 

mercoledì 18 luglio 2018

Trasparente

Fin dalle prime fasi della vita, Tengo aveva imparato un metodo per passare inosservato. Davanti agli altri mostrava il suo talento a piccole dosi, si asteneva dall'esprimere opinioni personali, evitava di apparire in primo piano, e si sforzava di rendersi più trasparente che poteva. Fin da piccolo si era ritrovato in una situazione tale per cui aveva dovuto sopravvivere facendo affidamento soltanto sulle proprie forze, senza dipendere da nessuno. Ma i bambini, in realtà, sono deboli. Perciò, quando il vento forte cominciava a soffiare, doveva cercare di non lasciarsi trascinare via, nascondendosi nell'ombra e aggrappandosi a qualcosa. Aveva bisogno di tenere sempre a mente questa strategia. Come gli orfani nei romanzi di Dickens.

Haruki Murakami, 1Q84

martedì 17 luglio 2018

Capire le parole

Capire le parole non è un rettilineo uguale per tutti, è una strada tortuosa, piena di false deviazioni e cotangenti, e non tutti sanno procedere fino al punto giusto.

Tullio De Mauro, Parole di giorni lontani

Working in the comunity

One cool thing that happens if you work resonates in the community is that you see other people using it.

lunedì 16 luglio 2018

Lasciate ogni speranza

Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente. 

Giustizia mosse il mio alto fattore;
fecemi la divina podestate,
la somma sapïenza e 'l primo amore. 

Dinanzi a me non fuor cose create
se non etterne, e io etterna duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate
'. 

Queste parole di colore oscuro
vid'ïo scritte al sommo d'una porta;
per ch'io: "Maestro, il senso lor m'è duro". 

Ed elli a me, come persona accorta:
"Qui si convien lasciare ogne sospetto;
ogne viltà convien che qui sia morta. 

Noi siam venuti al loco ov'i' t' ho detto
che tu vedrai le genti dolorose
c' hanno perduto il ben de l'intelletto". 

Dante, Inferno, Canto III

domenica 15 luglio 2018

Vento favorevole

Detto cosi, uscì dalle porte lo splendido Ettore
e Paride suo fratello uscì con lui,
e ambedue erano ansiosi di lotta e di guerra.
Come un dio manda il vento favorevole ai marinai che lo aspettano,
dopo essersi affaticati a tagliare il mare con i lucidi remi,
e sono disfatti dalla dura fatica,
cosi essi apparvero ai Troiani,
che tanto li avevano aspettati.

Iliade di Omero - Marinari, Capo, Cantarella - Settimo canto 

Volere del destino

Non angosciarti, mia cara:
nessun nemico potrà gettarmi nell'Ade contro il volere del destino
Ma sappi che nessun uomo, una volta che sia nato,
può sfuggire al destino, sia buono o sia cattivo.
Tu vai a casa, ritorna ai tuoi lavori, al telaio e al fuso,
e ordina alle ancelle di compiere il loro lavoro:
fare la guerra spetterà agli uomini, a tutti gli uomini di Troia.
e soprattutto a me.
Cosi detto, o splendido Ettore riprese il suo elmo chiomato
e sua moglie si incamminò verso casa,
volgendosi indietro a guardarlo e versando molte lacrime.

Iliade di Omero - Marinari, Capo, Cantarella

venerdì 13 luglio 2018

Bagno di sole

Se il tempo lo consentiva, mia madre prendeva il grosso argenteo catino metallico per bucato, lo sciacquava, lo riempiva d'acqua, Io esponeva dalla prima mattina sul balcone pieno di sole. L'acqua si intiepidiva e a metà mattina venivo convocato, spogliato, messo nel catino a lavarmi e sciaguattare. «Cosi - diceva mia madre non fai solo il bagno, ma fai anche un bagno di sole».

Tullio De Mauro, Parole di giorni lontani

Consolazione

Amare qualcuno dal profondo del cuore è comunque una grande consolazione. Anche se si è soli e non si riesce a stare con quella persona.

Haruki Murakami, 1Q84 

giovedì 12 luglio 2018

Ebreo

Un ebreo non ha occhi? Un ebreo non ha mani, organi, membra, sensi, affetti, passioni? Non è nutrito dallo stesso cibo, ferito dalle stesse armi, soggetto alle stesse malattie, guarito dalle stesse medicine, riscaldato e raffreddato dallo stesso inverno e dalla stessa estate di un cristiano? Se ci pungete, noi non sanguiniamo? Se ci fate solletico, non ridiamo? Se ci avvelenate, non moriamo? E se ci fate torto non dobbiamo vendicarci?

Shakespeare, Il mercante di Venezia 

Raccogliere un fiore

Kazuko Okakura nel descrivere il rituale del tè aveva individuato nel piacere di raccogliere un fiore per regalarlo alla propria compagna il momento preciso in cui la specie umana si era elevata al di sopra degli animali. Quando intuì l'uso che si poteva fare dell'inutile.

Nuccio Ordine, L'utilità dell'inutule

Il sapere

Il sapere si pone di per sé come un ostacolo al delirio di onnipotenza del denaro e dell'utilitarismo.

Nuccio Ordine, L'utilità dell'inutule

mercoledì 11 luglio 2018

Barbarie e sapere

L'uomo nasce barbaro, e si redime dalla bestialità coltivandosi. La cultura è quella che fa gli uomini, e tanto meglio quanto più è grande. Grazie a essa la Grecia poté definire barbaro tutto il resto dell'universo. L'ignoranza è quanto mai rozza.  Non v'è cosa che coltivi l'ingegno
piu del sapere.

Baltasar Gracian, Oracolo manuale e arte di prudenza

martedì 10 luglio 2018

Correre con rigore ed onestà

Ouantumque non sia possibile arrivar al termine di guadagnar il palio: correte pure, e fate il vostro sforzo, in una cosa de si fatta importanza, e resistete sin all'ultimo spirto. [..] Non solo è degno d'onore quell'uno ch'ha meritato il palio: ma ancor quello e quel altro, ch'a si ben corso, ch'è giudicato anco degno e sufficiente de l'aver meritato, ben che non l'abbia vinto.

Giordano Bruno, La cena de le ceneri

Faticosa conquista

Il vero maestro, suscitando ammirazione,
può stimolare l'allievo a intraprendere l'avventura della conoscenza. Un'avventura che contrariamente a quanto ci vogliono far credere alcune
pedagogie edonistiche che hanno sfasciato la scuola e l'università presuppone comunque uno sforzo necessario che nessuno può compiere al nostro posto. Il sapere, insomma, non è un dono ma una faticosa conquista.

Nuccio Ordine, Classici per la vita 

Dormire di notte

A coronamento del tutto, in alte lettere gotiche e nella grafia di chi lo aveva tramandato ai successori, si poteva leggere il motto: "Figlio mio, dedicati con gioia agli affari durante il giorno, ma fai soltanto quelli che ti permettono di dormire di notte".

Thomas Mann, I Buddenbrook

lunedì 9 luglio 2018

Classici vs utilitarismo

I classici, infatti, ci aiutano a vivere perché hanno tanto da dirci sull'arte di vivere e su come resistere alla dittatura dell'utilitarismo e del profitto.

Nuccio Ordine, Classici per la vita

Pagine lette

Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto;
A me inorgogliscono quelle che ho letto

Luis Borges, Un lettore

Tendere al bene

Ascolta queste parole, - disse Komatsu. - «Si ritiene generalmente che ogni arte, ogni ricerca, e allo stesso modo ogni azione e scopo tendano al bene. Per questa ragione, si è potuto giustamente
definire il bene come ciò a cui mirano tutte le cose».
E questo cosa sarebbe?
E Aristotele. L'Etica nicomachea. Hai mai letto Aristotele?
Quasi per niente.
- Te lo consiglio. Sono sicuro che ti piacerà. 

Haruki Murakami, IQ84

domenica 8 luglio 2018

Speranza o incertezza

Tutti scoprono, piú o meno presto nella loro vita, che la felicità perfetta non è realizzabile, ma pochi si soffermano invece sulla considerazione opposta: che tale è anche una infelicità perfetta. I momenti che si oppongono alla realizzazione di entrambi i due stati-limite sono della stessa natura: conseguono dalla nostra condizione umana, che è nemica di ogni infinito. Vi si oppone la nostra sempre insufficiente conoscenza del futuro; e questo si chiama, in un caso, speranza, e nell'altro, incertezza del domani. Vi si oppone la sicurezza della morte, che impone un limite a ogni gioia, ma anche a ogni dolore. Vi si oppongono le inevitabili cure materiali, che, come inquinano ogni felicità duratura, cosí distolgono assiduamente la nostra attenzione dalla sventura che ci sovrasta, e ne rendono frammentaria, e perciò sostenibile, la consapevolezza.
Sono stati proprio i disagi, le percosse, il freddo, la sete, che ci hanno tenuti a galla sul vuoto di una disperazione senza fondo, durante il viaggio e dopo. Non già la volontà di vivere, né una cosciente rassegnazione.

Primo Levi, Se questo è un uomo

Sapere di dover morire

E venne la notte, e fu una notte tale, che si conobbe che occhi umani non avrebbero dovuto assistervi e sopravvivere. Tutti sentirono questo: nessuno dei guardiani, né italiani né tedeschi, ebbe animo di venire a vedere che cosa fanno gli uomini quando sanno
di dover morire.
Ognuno si congedò dalla vita nel modo che piú gli si addiceva. Alcuni pregarono, altri bevvero oltre misura, altri si inebriarono di nefanda ultima passione. Ma le madri vegliarono a preparare con dolce cura il cibo per il viaggio, e lavarono i bambini, e fecero i bagagli, e all'alba i fili spinati erano pieni di biancheria infantile stesa al vento ad asciugare; e non dimenticarono le fasce, e i giocattoli, e i cuscini, e le cento piccole cose che esse ben sanno, e di cui i bambini hanno in ogni caso bisogno. Non fareste anche voi altrettanto? Se dovessero uccidervi domani col vostro bambino, voi non gli dareste oggi da mangiare?

Primo Levi, Se questo è un uomo 

Condannati a morte

Nei riguardi dei condannati a morte, la tradizione prescrive un cerimoniale, atto a mettere in evidenza come ogni passione e ogni collera siano ormai spente, e come l'atto di giustizia non
rappresenti che un triste dovere verso la società, tale da potere accompagnarsi a pietà verso la vittima da parte dello stesso giustiziere. Si evita perciò al condannato ogni cura estranea, gli si concede la solitudine, e, ove lo desideri, ogni conforto spirituale,si procura insomma che egli non senta intorno a sé l'odio o l'arbitrio, ma la necessità e la giustizia, e, insieme con la punizione, il perdono.
Ma a noi questo non fu concesso.

Primo Levi, Se questo è un uomo 

Chi sbaglia paga

A quel tempo, non mi era stata ancora insegnata la dottrina che dovevo piú tardi rapidamente imparare in Lager, e secondo la quale primo ufficio dell'uomo è perseguire i propri scopi con mezzi idonei, e chi sbaglia paga.

Primo Levi, Se questo è un uomo 

Straniero nemico

A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, piú o meno consapevolmente, che «ogni straniero è nemico». Per lo piú questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo, allora, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.

Primo Levi, Se questo è un uomo