Glorioso figlio di Atreo, Agamennone signore di uomini,
parlerò a te per primo, perché sei il capo di tutti i nostri eserciti
e perché Zeus ti ha affidato lo scettro e le leggi,
affinché sapessi guidarli.
Tu devi non soltanto comandare, ma anche ascoltare gli altri
e dar retta a chi ti parla a fin di bene:
proprio perciò comincerò da te,
dicendo ciò che mi sembra più giusto.
E niente può essere più giusto di quello che io pensai, e che ancora penso
fin da quando tu, re per volere divino, andasti a rapire la giovane Briseise
dalla tenda di Achille, che tanto se ne adirò,
e lo facesti contro il nostro parere,
e io stesso te lo avevo a lungo sconsigliato.
Omero, Iliade, traduzione di Dora Marinari
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