domenica 29 settembre 2019

Volare come Perseo

Nei momenti in cui il regno dell'umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell'irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un'altra ottica, un'altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro...

Italo Calvino, Lezioni americane 

Miti

Ma so che ogni interpretazione impoverisce il mito e lo soffoca: coi miti non bisogna aver fretta; è meglio lasciarli depositare nella memoria, fermarsi a meditare su ogni dettaglio, ragionarci sopra senza uscire dal loro linguaggio di immagini. La lezione che possiamo trarre da un mito sta nella letteralità del racconto non in ciò che vi aggiungiamo noi dal di fuori.

Italo Calvino, Lezioni americane 

Miserabile

La grandezza dell'uomo è grande in quanto si conosce miserabile.

Pascal

Gabbia delle menti

Le forze centrifughe  più deleterie si sprigionano dal paradigma scientistico-tecnicistico. Rischiano di rinchiudere gli uomini come in una gabbia (nella caverna platonica) e, di conseguenza, di far loro dimenticare che si può e si deve guardare ciò che sta oltre, ossia il trascendente, se si vuol capire l'immanente, ossia che cos'è la vera vita e che cos'è la vera morte.

Giovanni Reale, Mi sono innamorato della filosofia 

Scienza vs verità assolute

Popper ha dimostrato in modo preciso che ogni teoria scientifica è tale solo se e nella misura in cui - risulta "falsificabile", ossia controvertibile. Una verità presentata come infalsificabile sarebbe, per definizione, non scientifica. Se non si tiene ben presente questo, si trasforma la scienza in "scientismo", ossia se ne fa un'idolo considerandola fonte di ipotesi, ossia di affermazioni non modificabili, ma di verità assolute.

Giovanni Reale, Mi sono innamorato della filosofia 

sabato 28 settembre 2019

Morire

«Gli amici se ne vanno a uno a uno, portandosi via brandelli di te. Quando si è giovani, si sopportano le morti degli altri e le malattie proprie perché si ha tempo, si ha futuro, si hanno migliaia di giorni davanti, che tutto ripareranno o cancelleranno. Invecchiare è ingusto, morire no.»
«Ho fatto tutto il ciclo dell'esistenza. Sono stato bambino, fidanzato, marito, padree anche nonno. Sono stato piccolo, adulto, vecchio. Ho visto la guerra e la pace, ho lavorato e dato da lavorare agli altri. Ho conosciuto la fame e il fastidio dell'abbondanza. Ho sentito l'odore del mare e l'aria frizzante dei monti. Ho visto cadere le bombe e nascere le rose. Chi può essere più felice di me? Chi può essere più grato alla vita? Se non si morisse non si nascerebbe, non c'è posto per tutti. Non mi fa paura essere terra, tornare nel mio elemento.»

Walter Veltroni, L'isola delle rose

Pazienza e creatività

Ho sempre detto ai miei collaboratori che per lavorare al ricevimento di albergo servono due cose: tanta pazienza e tanta creatività.

Walter Veltroni, L'isola delle rose 

Tener conto della storia

L'Europa si costruisce. E una grande speranza che si realizzerà soltanto se terrà conto della storia: un'Europa senza storia sarebbe orfana e miserabile. Perché l'oggi discende dall'ieri, e il domani è il frutto del passato. Un passato che non deve paralizzare il presente, ma aiutarlo a essere diverso nella fedeltà, e nuovo nel progresso.

Luciano Canfora, La democrazia. Storia di un'ideologia 

Tiranno

Il tiranno viene instaurato dalla massa popolare contro i nobili, perché la protegga contro di essi.

Luciano Canfora, La democrazia. Storia di un'ideologia 

Mazzini

Ho dovuto combattere contro il più grande condottiero; mi è riuscito di mettere d'accordo imperatori, re, uno zar, un sultano ed un papa. Ma nessuno sulla faccia della terra mi ha procurato maggiori difficoltà di un manigoldo di italiano, emaciato, pallido, straccione, ma facondo come l'uragano, rovente come un apostolo, furbo come un ladro.
sfacciato come un commediante, infaticabile come un innamorato: il suo nome è Giuseppe Mazzini.
Metternich

Luciano Canfora, La democrazia. Storia di un'ideologia 

Guerra di Bosnia

Nella guerra degli Usa contro la Federazione jugoslava, l'antefatto del conflitto era stato pur sempre il
passo del Vaticano in favore della
secessione della Croazia. Poi ci fu la guerra per procura: i fondamentalisti islamici - dall'Arabia Saudita al Sudan al Pakistan accorsero come «volontari», con armi americane, a sostegno della
Bosnia, e subito dopo dell'Uck kosovaro. L'Europa occidentale, che futilmente parla di una sua propria politica estera, si accodò servilmente e autolesionisticamente ai bombardamenti contro Belgrado. La Chiesa russa, la Grecia e i monaci dell'Athos (per
quel che vale una cosi stravagante comunità) si trovarono, per cosi dire automaticamente, dalla parte della Serbia soverchiata dagli aggressori. Un solco ancor più profondo fu scavato tra le due Europe.

Luciano Canfora. La democrazia. Storia di un'ideologia 

venerdì 27 settembre 2019

Guerriero

Chi vive da guerriero deve anche morire fa guerriero.

Andrea Frediani, 300 guerrieri. La battaglia delle Termopili 

lunedì 23 settembre 2019

Colpo di sciabola

Poiché questo libro può suscitare critiche nel campo italiano, io mi sono preoccupato di non inserirvi un solo episodio che non possa essere documentato. La sostanza dei fatti che io rievoco non può essere smentita. Questo non toglie che i giudizi che uno stesso fatto determina possano essere discordi. Chi dà un colpo di sciabola, non proverà evidentemente le stesse impressioni di chi lo riceve. 

Emilio Lussu, Marcia su Roma e dintorni

sabato 21 settembre 2019

Toccare il cielo

Un'antica leggenda narra che nella notte dei tempi il paese era ricchissimo e i forzieri ripieni di monete d'oro. Un giorno il re volle aprire appunto tutti i forzieri per contare quelle monete, ch'erano miliardi e miliardi, di tutte le grandezze. Purtroppo il cielo, allora nero e vuoto, vide quel tesoro, penso che poteva dopotutto adornarsene e, venuta la notte, lo rapì. Le stelle sono, dunque, la perduta ricchezza dei poveri. Perció nelle notti stellate li senti sospirare e maledire la legge di gravitazione celeste. Perciò quando sono felici dicono di toccare il cielo col dito. 

Ennio Flaiano, Diario Notturno 

Storia e tradizione

In questo paese tutti si richiamano alla tradizione e la loro vera tradizione è di non rispettarne nessuna. Niente di più  triste, in verità, di un paese abbandonato dalla Storia e che non si decide ad abbandonarla. Quando cambia di posto i suoi quattro mobili, il Povero è convinto di fare la rivoluzione.

Ennio Flaiano, Diario Notturno

Due generazioni

"Voi, vi lamentate di tutto. Siete sempre depressi sfiduciati, angosciati e isterici. Ma siete anche leggeri come se il mondo non vi riguardasse. Come se lo vedeste su YouTube. Scuotete la testa e il mondo al massimo volete maledirlo, e non cambiarlo". 
«Eccoci qua, ci mancava. Voi invece volevate cambiarlo. Bel capolavoro avete fatto. Ti chiedi come mai siamo sfiduciati, tristi, disimpegnati? Be', ci avete tolto tutto e pretendete anche che siamo allegri! Siamo disoccupati cronici o potenziali. Avete costruito un mondo in cui le persone vivono con lo specchio in mano, guardando se stesse e parlando di se stesse. È colpa nostra? Tutto è frettoloso, come se al mattino, ogni mattino, si aprissero i recinti e milioni di bufali cominciassero a correre. Ma non sono bufali felici. Perché non sanno dove vanno, dove devono andare, dove possono andare. Corrono perché non sanno cosab altro fare. Corrono perché lo fanno gli altri. Corrono perché non sanno stare fermi e hanno paura dei loro pensieri. Voi che ci date lezioni ci avete depredato. Ci avete tolto tutto: dall'illusione della ricchezza facile alla fiducia in una società migliore, più giusta. Avete divorato tutto e ora ci sputate addosso i semi. E vi lamentate se non siamo zingari felici. Ci avete portato nel deserto, e ve ne siete andati con la riserva d'acqua e siete indignati perché non sentite il suono, per voi rassicurante, delle nostre risate?»

Walter Veltroni, L'isola delle rose

Perdersi

Succede a tutti di perdersi, ma non è un male. Solo quando ti perdi puoi trovare le cose più belle.

Fabio Genovesi, Chi manda le onde

Del viaggiare

Per la verità, non amo molto viaggiare. Tutti i miei viaggi li ho affrontati malvolentieri, la realtà dei nuovi paesi equivale a quella dei vecchi. Le città mai viste, arrivandoci, mi preoccupano anzi come vere e proprie persone che bisogna prima attentamente conoscere se non si vuol correre il rischio di legarsi  con un'amicizia inutile e precipitosa. 

Ennio Flaiano, Diario Notturno 

venerdì 20 settembre 2019

Abduzione

....etimologicamente vuol dire "spostamento"...
... esempio del cavernicolo che inventa  l'induzione: collega "Piove" con "Il terreno è bagnato" e stabilisce una implicazione: "Se piove, allora il terreno si bagna. Poi inventa la deduzione: "Piove, dunque necessariamente il terreno si bagna". Poi un bel giorno va a dormire col cielo stellato, si sveglia col sole splendente e vede che il terreno è bagnato; questa è una cosa strana. Il cavernicolo è confuso, smarrito: questo fenomeno gli sembra abnorme, inspiegabile.
A un certo punto avanza l'ipotesi: "Mentre dormivo forse ha piovuto". Questa è un'abduzione. È una possibilità tutta da verificare. Sul tetto della sua caverna può esserci una pozza d'acqua nella quale è andato a sedersi un elefante, facendola traboccare, uno stormo di elefanti può essere passato di lì e aver fatto la pipi. Notate che il cavernicolo non dice: "Il terreno è bagnato, dunque ha piovuto. Dice: "Il terreno è bagnato dunque forse ha piovuto", avanza una possibilità assente. E tuttavia l'abduzione gli consente di capire almeno ipoteticamente un fenomeno che prima lo turbava. 

Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili 

Messaggi fra parentesi

Le cose più importanti di solito si mettono fra parentesi e senza il messaggio "Questo è un gioco" non si può praticare il deuteroapprendimento, non si può percorrere la via della bisociazione e della doppia descrizione. 

Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili 

giovedì 19 settembre 2019

Fiducia

Aver fiducia non è riducibile a una sequenza a semplici azioni: se faccio X, posso prevedere che lei farà Y. Questa caso mai è la base della diffidenza. La fiducia è una costruzione sociale transazionale che implica rischio, responsabilità, esplorazione. 

Marianella Sclavi, L'arte di ascoltare e mondi possibili 

martedì 17 settembre 2019

Guardare in modo diverso

Non si tratta di vedere o sentire cose diverse, si tratta di guardare e ascoltare in modo diverso. Questo modo di ascoltare e guardare consiste nella capacità di accogliere quei dettagli che si presentano come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti in quanto preludono a possibili dissociazioni.

Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili 

sabato 14 settembre 2019

Saltare le code

Anche i parchi divertimento hanno iniziato a vendere il diritto di saltare la coda. In genere i visitatori possono  perdere ore ad aspettare in fila per le attrazioni turistiche e gli itinerari più gettonati. 
Acuni osservatori si Iamentano della pratica considerandola corrosiva di
una sana abitudine civica: sono finiti i tempi in cui la coda al parco tematico rendeva tutti uguali, quando una famiglia in vacanza aspettava il proprio turno in modo democratico. 

Michael Sandel, Quello che i mercati non possono comprare 

Dibattito e consapevolezza

Sarebbe folle pretendere che un dibattito pubblico moralmente più robusto, anche al suo meglio, possa condurre a un accordo su ogni questione controversa. Produrrebbe però una vita pubblica più sana. E ci rendebbe più consapevoli.

Michael Sandel, Quello che i mercati non possono comprare 


Mercato e questione morale

Se trasformate in merci, alcune delle cose buone nella vita vengono corrotte o degradate. Dunque, per stabilire dove va collocato il mercato e a che distanza andrebbe tenuto, dobbiamo decidere come valutare i beni in questione - la salute, I'istruzione, la sfera familiare, la natura, l'arte, i doveri civici, e cosi via. Queste sono questioni morali e politiche, non soltanto economiche. Per risolverle, dobbiamo discutere, caso per caso, il significato morale di questi beni e come valutarli correttamente.

Michael Sandel, Quello che i mercati non possono comprare 

martedì 10 settembre 2019

Emozioni

... per incominciare a ragionare seriamente su "cosa sono le emozioni". E nel farlo bisogna ricordarsi la prima regola dell'arte di ascoltare: "Non avere fretta di giungere alle conclusioni, le
conclusioni sono la parte più effimera della ricerca"

Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili

lunedì 9 settembre 2019

Libero da pregiudizi

Una delle scoperte più sorprendenti nel campo della psicologia degli ultimi quindici anni "è che non è vero che una tonalità emotiva neutra è quella che meglio garantisce delle credenze non influenzate da pregiudizi. Da una ricerca fatta in laboratorio fra persone classificate come depresse e non depresse risulta che "le uniche persone capaci di guardare il mondo libere da pregiudizi sono quelle depresse da progiudizi sono quelle depresse. Sono più tristi, ma più sagge". 

Marianella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili 

Filo-sofo

"Chiamarlo sapiente, Fedro, mi sembra troppo, e che tale nome convenga solamente a un dio", perché filosofo non è e non può essere un dio, e quindi non è colui che possiede, ma colui che indaga, che ama e ricerca la verità.

Giovanni Reale, Mi sono innamorato della filosofia 

venerdì 6 settembre 2019

Consapevolezza emozionale

Se il rancore verso un interlocutore non viene visto come impulso ad attaccarlo, ma come un avvertimento che tale impulso è in atto, allora questa emozione non è più mia nemica ma mia alleata nella regolazione del mio comportamento. Sapere che sto per dare un pugno mi consente di scegliere se portare avanti quel comportamento o no.

Marinella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili

Emozioni e psiche

Amore, odio, invidia, gelosia sono delle presenze biologico-universali sulle quali e con le quali possiamo ricamare, fantasticare, arricchire o impoverire la nostra vita psichica.

Marinella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili

giovedì 5 settembre 2019

Ascolto: gioco aperto

L'ascolto attivo non è un gioco a somma zero, è un gioco aperto. Più è intelligente ("potente") l'ascoltatore, più è intelligente e potenziato il parlante.

Marinella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili

Ascolto attivo

Alla base dell'ascolto attivo c'e il principio dell'ermeneutica secondo il quale "è l'ascoltatore, non il parlante, che determina il significato dell'enunciazione".

Marinella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili

mercoledì 4 settembre 2019

Esploratrice di mondi possibili

L'unità minima di osservazione, in questo modo di guardare, non è mai l'azione, ma la reazione alla reazione non la "proposizione" ma "l'enunciazione" la quale contiene sempre al suo interno una domanda, un appello, l'anticipazione di una risposta che può essere confermata o disattesa; contiene sempre due soggetti (il minimo dialogico) che incorpora fin dall'inizio le modalità dialogiche della comunicazione e si colloca in una dimensione intertestuale e in uno spazio culturale ben definito, quello spazio che permette, per esempio, a me e alle insegnanti con le quali ho lavorato di trovare abbastanza facilmente un accordo su come potevano essere intesi i segnali metacomunicativi di Ernesto e anche quelli delle due insegnanti.
A questo riguardo l'insegnante dello scenario 2 è una "esploratrice di mondi possibili" tanto quanto l'etnografa che la osserva; il loro modo di guardare e di ascoltare è lo stesso e in esso risiede il fulcro della loro professionalità.
Invece l'insegnante dello scenario 1 assomiglia a certi sociologi positivisti: parte da un modello nel quale sono predefinite le variabili rilevanti e concentra l'attenzione su azioni e proposizioni isolate, interrompendo in continuazione Ernesto e negandogli la capacità di metacomunicare, cioè di precisare- anche lui- entro quale cornice relazionale si stanno-muovendo.

Marinella Sclavi, Arte di ascoltare e mondi possibili 

martedì 3 settembre 2019

Direttore

Sono direttore e anche vicedirettore perché mi sostituisco in caso di assenza.

Nino Frassica, Novella Bella 

lunedì 2 settembre 2019

Valore dei gesti inutili

E in vista della prossima gara di nuovo ci alleneremo in silenzio, come abbiamo fatto fino a oggi, probabilmente ognuno in un posto diverso. Visto dall'esterno- o piuttosto giudicato dall'alto - il nostro modo di vivere apparirà forse insulso, privo di fondamenta e di significato. Penso che sia una cosa alla quale dobbiamo rassegnarci. Ma anche ammettendo che compiamo soltanto una serie di atti vuoti, come per l'appunto versare acqua in un vecchio vaso forato, per lo meno resta il fatto reale che ci impegniamo. Non importa se otteniamo dei risultati o meno, se facciamo bella figura o no, in fin dei conti l'essenziale, per la maggior parte di noi, è qualcosa che non si vede, ma si percepisece nel cuore. E spesso le cose che hanno veramente valore si ottengono attraverso gesti inutili. 

Haruki Murakami, L'arte di correre 

Sensazione autentica di vivere

Naturalmente è stata dura, a un certo punto stavo quasi per perdermi d'animo. Ma in questo sport la fatica è data per scontata. Se non fosse parte integrante del triathlon o della maratona, chi mai si darebbe la pena di metersi alla prova in discipline che succhiano le nostre energie e il nostro tempo? Proprio nello sforzo enorme e coraggioso di vincere la fatica riusciamo a provare, almeno per un istante, la sensazione autentica di vivere. Raggiungiamo la consapevolezza che la qualità del vivere non si trova in valori misurabili in voti, numeri e gradi, ma è insita nell'azione stessa, vi scorre dentro.

Haruki Murakami, L'arte di correre 

Le notizie di chi bussa

Purtroppo però nella realtà le cose non sempre vanno come si vorrebbe. A un certo punto della nostra vita, quando abbiamo veramente bisogno di risposte chiare, chi viene a bussare alla nostra porta di solito è qualcuno che ci porta cattive notizie. Non si può dire che sia sempre così, ma il più delle volte so che la notizia è deludente.

Haruki Murakami, L'arte di correre 

Istinto competitivo

Partecipare ad una gara "moderatamente" senza sforzarsi troppo, non è una cosa semplice. Quando ci si trova in mezzo a tante altre persone , senza accorgersene si finisce per fare sul serio, anche se non se ne aveva l'intenzione. Perché è bello avanzare tutti insieme dando il massimo, e l'istinto competitivo inconsciamente solleva la testa. Ma se si domina quel primo impulso poi si riesce a correre in maniera razionale.

Haruki Murakami, L'arte di correre 

Aspettando la gara

Tutto ciò che possiedo sono l'esperienza e l'istinto. "Ormai hai fatto tutto quello che era in tuo potere" mi dice l'esperienza; "a questo punto arrovellarti non serve  nulla. Puoi soltanto aspettare il giorno della gara."

Haruki Murakami, L'arte di correre