«Gli amici se ne vanno a uno a uno, portandosi via brandelli di te. Quando si è giovani, si sopportano le morti degli altri e le malattie proprie perché si ha tempo, si ha futuro, si hanno migliaia di giorni davanti, che tutto ripareranno o cancelleranno. Invecchiare è ingusto, morire no.»
«Ho fatto tutto il ciclo dell'esistenza. Sono stato bambino, fidanzato, marito, padree anche nonno. Sono stato piccolo, adulto, vecchio. Ho visto la guerra e la pace, ho lavorato e dato da lavorare agli altri. Ho conosciuto la fame e il fastidio dell'abbondanza. Ho sentito l'odore del mare e l'aria frizzante dei monti. Ho visto cadere le bombe e nascere le rose. Chi può essere più felice di me? Chi può essere più grato alla vita? Se non si morisse non si nascerebbe, non c'è posto per tutti. Non mi fa paura essere terra, tornare nel mio elemento.»
Walter Veltroni, L'isola delle rose
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