Lui a Natale va a mangiare con Î suoi genitori e la nonna, nel solito ristorante al circolo del golf. Io festeggio in casa con tanti parenti: una ventina di adulti e bimbi così numerosi che è difficile contarli.
Lui è andato al concerto degli U2 e di Ligabue. Io per anni ho cantato le canzoni di Sanremo con il karaoke «Canta tu», chiusa nello scantinato di casa, fra le conserve, i sughi e i puponi essiccati. Aspettando Fiorello.
Lui fa colazione al bar. Io la mattina mangiavo i panini con la frittata.
Lui, appena suona la campanella il venerdì, scappa da McDonald's. Io non ho mai saputo cosa fosse McDonald's. In compenso cucino i falaoni, i frizzuli, so stirare, stendere i panni e faccio la conserva con le cugine. Perché la nonna mi ha insegnato così: «Devi saper fare, se ti vuoi maritare».
Lui prende la metropolitana per andare a scuola o si fa accompagnare dall'autista del padre, Io andavo a scuola in bicicletta, ogni tanto aspettando che le pecore attraversassero la strada.
Francesca Barra, Verrà il vento e ti parlerà di me
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