sabato 5 febbraio 2022

Sii brava

Mia madre aveva provato sulla sua pelle cosa volesse dire vivere senza acqua, senza finestre, senza fogne, sopravvivendo all'umido del tufo dei Sassi. Eppure non si era mai lamentata. La vita era quella e soltanto quella, per lei. Spesso si nasce, si vive e si muore senza che nessuno se ne accorga mai. E senza che si possa nemmeno immaginare un'alternativa possibile. Ma io avevo la possibilità di cambiare la storia. La sua storia. E lei era così fiera che, se le avesse conosciute, avrebbe trovato le parole per raccontare quella felicità. 
Mentre tirava fuori dal baule il mio abito da sposa commentò il tempo. «Ariu chiaru non ha paura di troni. Lassù qualcuno ti ama, Terè. Nu sacc' chi, u pecchià, ma pure lu Diu dice accussì.» 
Fuori effettivamente il cielo sembrava dare buoni segnali. E mamma proseguì con il suo testamento morale: «Fa' male e penza, fa' bbene e scorda, Terè. Ascolta a me, Sii sempre 'na brava 'uagliona. Dimm'a chi sì figgh' cà t' dic' a c'appartene. Appartene a noi. Sii brava, Sempre»

Francesca Barra, Verrà il vento e ti parlerà di me

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