A chi mi chiede consigli e ai partecipanti dei laboratori di scrittura creativa non mi stanco mai di ripetere che il requisito basilare di ogni romanzo, di ogni storia, è la passione di chi scrive. Se non ci metti il cuore e l'anima, il tuo libro è «freddo» e il lettore se ne accorge. Quando mi invitano a descrivere il mio modo di lavorare, uso inevitabilmente parole come «appassionare», «coinvolgere», «stupire», «divertire». Credo che lo scopo del mio lavoro sia suscitare emozioni. Non so se ci riesco sempre (sta al lettore giudicarlo), ma di sicuro ci provo sempre. Uso tutte le mie capacità per trasmettere a chi legge ciò che sento mentre scrivo. Tutta la gamma delle emozioni, nessuna esclusa, a seconda del momento epico, tragico, romantico, comico, rilassante, angosciante o semplicemente quotidiano fissato sulla carta dalle mie parole. Il mio obiettivo è non lasciare indifferente il lettore. Tra chi sta «di qua» e chi sta «di là» dalla pagina stampata deve scorrere un flusso di emozioni, non riesco a immaginarmi un rapporto diverso tra romanziere e lettore.
Marcello Bramati, Lorenzo Sanna, Leggere per piacere
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