Difatti, se quello specchio avesse potuto serbare le immagini ripercosse durante la sua vita sterile e vana, vi sarebbero apparse, fra le altre, una testa malinconica di donna, una testolina gaia di fanciullo molto simili tra loro nei lineamenti e negli occhi. Come talvolta in un'acqua cheta le montagne si contemplano ridenti al mattino, indi la nebbia le invade e le oscura sì che lo specchio pare voltato col piombo all'insù; finalmente quel velo si solleva alquanto e ricompaiono nell'acqua le facce brune dei monti; così ricompariva nel vetro fedele, dopo molti anni, la immagine del fanciullo, fatta pensoso viso virile.
Fogazzaro - Malombra - Cap 1
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