giovedì 8 dicembre 2011
Resurrezione di Lazzaro di Sebastiano del Piombo
E' una sorta di 'poema della notte'. Il Maestro ha immaginato che il miracolo di Cristo avvenga a Roma, sulle rive del Tevere, ed in un flusso tenebroso di luce si vede in lontananza, dietro alle sacre figure, la sponda del del fiume, con delle donne che vanno a lavare i panni (un semplice episodio di vita quotidiana): si vedono lontanissimo. In primo piano giganteggiano le figure sacre, e Cristo sembra un antico romano, un oratore, un uomo che sta pronunciando una sentenza che resterà solenne nella storia; e di fronte a lui Lazzaro, che si risveglia dalla tomba, e sembra un titano, un pugile, che è stato sì colpito duramente, ma che è ancora forte, potente.
La contrapposizione tra queste due opere (Trasfigurazione di Cristo di Raffaello e Resurrezione di Lazzaro di Sebastiano del Piombo) è una dei più grandi simboli di tutta la cultura e dell'arte italiana del rinascimento.
National Gallery di Londra
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