"La tua conversazione mi riconforta pure assai. Non che interrompa la mia tristezza; ma questa per la più parte del tempo è come una notte oscurissima senza luna nè stelle; mentre sono teco somiglia al bruno dei crepuscoli, piuttosto grato che molesto."
Queste parole del Tasso ben definiscono stato d'animo di chi ha superato lo strazio di un personale dolore, ne ha fatto in soggetto di meditazione, e, rivolgendosi ai suoi pensieri, frutto di quella meditazione, compagno familiari della sua solitudine, trova un caro e inaspettato conforto.
Giacomo Leopardi, Operette Morali, Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare
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