Il tempo per Leopardi era complicatissimo. Aveva aperto avanti agli occhi tutto lo Zibaldone: guardava ora in un punto, ora in un altro; andava indietro, si spingeva arditamente nel passato, insinuava una frase scrivendola sui margini, o una serie di rinvii tra i diversi pensieri, che formavano così una nuova struttura del libro. Non aveva un sistema, ma una moltitudine di sistemi, che si prolungavano in tutte le direzioni, come un libro mobile.
Pietro Citati, Leopardi
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