giovedì 31 maggio 2018

Contrastare

No, Merry era arrivata alla conclusione che ciò che le impediva di vivere hon era la balbuzie, ma il vano tentativo di contrastarla. Il folle tentativo. Che ridicola importanza aveva dato a quel disturbo per soddisfare le provinciali aspettative proprio di coloro genitori, insegnanti, amici - che l'avevano spinta a sopravvalutare tanto una cosa cosi secondaria come il suo modo di parlare!
Non quello che diceva, ma come lo diceva: ecco l'unica cosa che li preoccupava. Quando per liberarsene, in realtà, non doveva far altro che infischiarsene altamente se mettevano su quell'aria infelice ogni volta che lei doveva pronunciare la lettera «b». Si, aveva smesso di preoccuparsi dell'abisso che si spalancava sotto i piedi di tutti quando cominciava a balbettare; la balbuzie non
sarebbe stata più al centro della sua esistenza.

Philip Roth, Pastorale Americana 

Balbuzie

Quando balbetto? Quando qualcuno mi domanda una cosa che richiede una risposta inaspettata, non preparata, ecco quando ho maggiori probabilità di balbettare. Quando la gente mi guarda. Persone che sanno che balbetto, soprattutto quando mi guardano. Anche se certe volte è peggio con le persone che non mi conoscono...

Philip Roth, Pastorale Americana 

mercoledì 30 maggio 2018

Folle

Amare a occhi chiusi significa amare come un cieco.
Amare a occhi aperti forse significa amare come un folle:
accettare a fondo perduto. Io ti amo come una folle.

Marguerite Yourcenar, Fuochi

La Storia

La gente pensa che la storia abbia il respiro lungo, ma la storia, in realtà, ti si para davanti all'improvviso. 

Philip Roth, Pastorale Americana 

Uomini di successo

Così vivono gli uomini di successo. Sono buoni cittadini. Sono fortunati. Sono riconoscenti. Dio sorride loro. Se ci sono dei problemi, si adattano. E poi tutto cambia e diventa impossibile. Più nulla e nessuno che sorrida loro. E allora chi riesce ad adattarsi? Ecco un uomo che non è stato programmato per avere sfortuna, e ancora meno per l'impossibile. Ma chi è pronto ad affrontare l'impossibile che sta per verificarsi? Chi è pronto ad affrontare la tragedia e l'incomprensibilità del dolore? Nessuno. La tragedia dell'uomo impreparato alla tragedia: cioè la tragedia di tutti.

Philip Roth, Pastorale Americana 

Confidarsi

Tu vai da uno e pensi: "Voglio dirgli questa cosa". Ma perché? L'impulso è che, confidandoti, tu possa provare un po' di sollievo. Ed è per questo che dopo ti senti malissimo: hai provato un po' di sollievo, e se la cosa è davvero tragica e terribile non va meglio, va peggio; l'esibizionismo inerente alla confessione ha solo reso più profonda l'infelicità. Lo Svedese l'aveva capito. Non era affatto lo stupido che immaginavo io, e l'aveva capito abbastanza facilmente. Si era reso conto che con me non c'era niente da guadagnare. Non voleva certo piangere davanti a me come aveva fatto con suo fratello. lo non ero suo fratello. Non ero nessuno: questo è ciò che vide quando vide me.

Philip Roth, Pastorale Americana 

martedì 29 maggio 2018

Quando la gente muore

Capita, quando la gente muore: l'aggressività svanisce e persone cosi piene di difetti che a volte riuscivano quasi insopportabili in vita adesso si presentano nel modo più attraente, e ciò che l'altro ieri ti era meno gradito diventa, nella limousine che segue il carro funebre una causa non soltanto di indulgente divertimento, ma di ammirazione. 

Philip Roth, Pastorale Americana 

domenica 27 maggio 2018

Sguardo vuoto

Quando per qualche istante smisi di parlare, sentii che le mie parole, anziché cadere nella rete della coscienza del mio
interlocutore, finivano nel nulla che c'era nel suo cervello, andavano là e scomparivano. 

Philip Roth, Pastorale Americana 

sabato 26 maggio 2018

I padri del Dovere

Levov era uno di quei padri ebrei cresciuti negli slum la cui visione delle cose rozza e incolta ha pungolato un'intera generazione di figli combattivi educati nei college: un padre per il quale ogni cosa è un incrollabile dovere, per il quale c'è la ragione e il torto e, in mezzo, nulla, un padre il cui miscuglio di ambizioni pregiudizi e convinzioni è talmente refrattario alla riflessione da rendere il tentativo di sfuggirgli più difficile di quello che sembra. Uomini limitati
provvisti di un'energia illimitata; uomini pronti a esserti amici e altrettanto pronti a stufarsi di te; uomini per i quali la cosa più seria nella vita è andare avanti malgrado tutto. E noi eravamo i loro figli. Amarli era il nostro dovere.

Philip Roth, Pastorale Americana 

Madre di famiglia

La signora Levov era, come mia madre, una massaia ordinata, impeccabilmente cortese, una bella donna piena di riguardo per i sentimenti di tutti, capace di far si che i suoi figli si sentissero importanti:una delle tante donne di quell'epoca che non sognarono mai di liberarsi della grande impresa domestica centrata sui figli. 

Philip Roth, Pastorale Americana 

venerdì 25 maggio 2018

Ironia e sicurezza

L'ironia è una consolazione della quale non hai proprio bisogno quando tutti ti
considerano un dio. 

Philip Roth, Pastorale Americana 

Insensata superficie della vita

Con lo Svedese che furoreggiava sul campo da gioco l'insensata superficie della vita forniva una specie di bizzarro, illusorio sostentamento, il felice abbandono a una svedesiana innocenza, per coloro che vivevano nella paura di non rivedere mai più i figli, i fratelli o i mariti.

Philip Roth, Pastorale Americana 

giovedì 24 maggio 2018

Non semplificare

Come artista, le sfumature sono il tuo dovere. Il tuo dovere è non semplificare. Anche se tu dovessi scegliere di scrivere nel modo più semplice, alla Hemingway, resta il dovere di dare la sfumatura, spiegare la complicazione, suggerire la contraddizione. Non cancellare la contraddizione, non negare la contraddizione, ma vedere dove, all'interno della contraddizione, si colloca lo straziato essere umano. Tenere conto del caos, farlo entrare. Devi farlo entrare. Altrimenti produci propaganda, se non per un partito politico, per un movimento politico, stupida propaganda per la vita stessa, per la vita come essa stessa, forse, vorrebbe essere propagandata.

Philip Roth

Sinistra e destra

Chi non è di sinistra da giovane è senza cuore, ma chi non è di destra da vecchio è senza cervello.

Wiston Churchil 

mercoledì 16 maggio 2018

Letame

Racconta il Talmud che un giorno un imperatore, essendosi imbattuto in un certo suo passo, cominciò a prendersi gioco di un rabbino. «Ascolta, ebreo» disse l'imperatore in tono beffardo, «ho scoperto che il tuo Talmud si occupa anche di come smaltire il letame. È così che voi giudei sprecate il vostro tempo? Discutendo di come disfarvi degli escrementi degli animali? E come potete considerare santa un'opera che si occupa di simili questioni?». «Maestà, proprio per questo il Talmud è così santo» rispose tranquillamente il rabbino. «Infatti, se riesco a fare dello smaltimento del letame qualcosa di importante e perfino spirituale, immaginate fin dove posso innalzare gli atti più nobili che compio nella vita!».

Roy Doliner, Il disegno segreto

martedì 15 maggio 2018

Sali

«Quanto manca alla vetta?»
«Tu sali e non pensarci».

F. Nietzsche, La gaia scienza

sabato 12 maggio 2018

Fatti verosimili

Io da giovane facevo  il cronista in un giornale e andavo in giro tutto il giorno in bicicletta per trovare dei fatti da raccontare. Poi conobbi una ragazza, e allora passavo le giornate pensando a come sì sarebbe comportata quella ragazza se io fossi diventato imperatore del Messico o se fossi morto. E, alla sera, riempivo la mia pagina inventando i fatti di cronaca, e questi fatti piacevano parecchio alla gente perché erano molto più verosimili di quelli veri.

Giovannino Guareschi, Tutto Don Camillo

domenica 6 maggio 2018

Scoperta da vecchi

Nel ragionamento celeste siamo poco piú che bambini a cui bisogna ripetere all'infinito lo stesso concetto. E dentro quella ripetizione c'è comunque la variazione cosicché noi si possa pensare di vivere in esclusiva qualcosa che è di ognuno. A furia di ripetera da vecchi, scopriamo d'essere meno speciali di quanto abbiamo mai creduto di essere Scopriamo che tutti ugualmente si muore e questo ripetersi infinito non è
nient'altro che negazione dell'evidenza.

Marcello Fois, Nel tempo di mezzo 

La morte

Capita, certo.
Oh, non voglio giudicare, queste sono cose che non si possono decidere finché non avvengono, come i cardi: che non li vedi finché non ti hanno punto. Non si possono decidere. Eppure tu stai facendo tutt'altro, stai fingendo che niente possa capitarti, magari sei a cena fuori, o sei lí che stai strigliando un sottoposto, o subendo gli insulti del tuo capo; magari stai aspettando che il tuo bambino finisca l'allenamento, e ti sembra cosí esile, ti sembra che a differenza di tutti gli altri lui abbia ancora bisogno di te. Magari stai facendo l'amore, o  magari la posta a una moglie che credi infedele. È giorno forse, o pomeriggio inoltrato. Potresti essere dentro all'incertezza infingarda della luce serale, assalito da un battito di malinconia. O in pieno sole mezzo nudo, esposto agli sguardi mezzi nudi altrui. Questo semplicemente: la tua vita sta scorrendo. Hai aperto la porta finestra della cucina per farvi entrare luce e aria buona quando una lucertola ti s'infila in casa, e va a rintanarsi sotto al frigorifero. Hai sistemato il vano garage e ti ritrovi a guardare vecchie fotografie di quando pensavi di essere mostruoso e invece eri accettabile, persino bello, con tutti i capelli in testa e neanche un filo di pancia; poi, proseguendo in questa scarnificazione, trovi le foto di quando eri certo di essere bellissimo, irresistibile, elegante, e capisci che, al contrario, c'era semplicemente da vergognarsi. Insomma sei lí che consideri fino a che punto le cose ti sfuggano, quanto ciò che credevi di aver tenuto sotto controllo di fatto sia definitivamente andato per la sua strada, ed ecco che ti arriva una telefonata....

Marcello Fois, Nel tempo di mezzo 

Silenzio mattutino

Oh non sono mai stato speciale, ho amato le cose che amano tutti: il silenzio mattutino, le lenzuola fresche di bucato... Ho amato di innamorami. Ho amato di essere amato. Ho amato di trattenere il pianto e anche di piangere.
Mai stato speciale, no. Ho amato il pane fresco e la perfezione di certe forme. Ho amato.d'amare. E odiare, qualche volta, certo: non sono speciale.
Neanche adesso, che è notte fonda. 

Marcello Fois, Nel tempo di mezzo 

sabato 5 maggio 2018

Fare?

Lui non lo sa se star bene significhi veramente fare quel che si vuol fare o fare quello che si deve fare. Ma gli piacerebbe saperlo.

Marcello Fois, Nel tempo di mezzo 

giovedì 3 maggio 2018

Anziani e cicale

Presso le Porte Scee stavano gli Anziani della città,
ormai troppo deboli nella battaglia ma abili nel parlare,
simili alle cicale
che in un bosco, posate sopra un albero, emettono un suono armonioso.

Iliade di Omero - Marinari, Capo, Cantarella

Né forza né coraggio

Ettore lo affrontò con parole offensive:
"Maledetto Paride, bello solo da vedere, seduttore di donne,
non dovevi mai nascere, o dovevi morire senza nozze!
Proprio questo avrei voluto, e sarebbe stato molto meglio per te,
Piutosto che essere il disonore e la rovina degli altri!
Certo, ora ridono i Greci,
che ti credevano un eroe perché sei bello:
tu, invece, non hai forza né coraggio.
E cosi come sei,
attraversando il mare con le navi veloci,
riunendo compagni fidati e mescolandoti a uomini stranieri
hai portato via una donna bellissima da una terra lontana
e da una famiglia di guerrieri
per la rovina di tuo padre, della tua città e di tutto il popolo,
per la gioia dei nemici e per la tua infamia!
E non affronterai Menelao caro ad Ares?
Così potresti sapere a quale uomo hai preso la giovane moglie,
e non ti servirebbero a niente né la cetra, né i doni di Afrodite,
né la tua bella chioma e il tuo bel volto"

Iliade di Omero - Marinari, Capo, Cantarella

Paride e Menelao

Quando i due eserciti furono vicini, avanzando l'uno contro l'altro,
Paride, bello come un dio, era in prima fila fra i Troiani:
portava una pelle di leopardo sulle spalle, l'arco ricurvo e la spada,
e agitando due lance dalla punta di bronzo
sfidava tutti i migliori tra i Greci
ad affrontarlo in una lotta mortale.
Menelao caro ad Ares lo vide avanzare a grandi passi, e ne godette.
Come gode un leone affamato
imbattendosi nel corpo di una grossa bestia,
un cervo dalle lunghe corna o una capra selvatica
e la divora anche se lo inseguono dei cani veloci e robusti,
cosi godeva Menelao vedendo Paride bello come un dio.

Iliade di Omero - Marinari, Capo, Cantarella

Nebbia e polvere

Come, sulle cime di un monte, Noto riversa la nebbia
indesiderata dai pastori, ma utile ai ladri più della notte,
e non si vede più lontano di quanto si può lanciare un sasso
cosi sotto i piedi di quelli che marciavano
si alzava un turbine di polvere,
tanto rapidamente attraversavano la pianura.

Iliade di Omero - Marinari, Capo, Cantarella