Nel ragionamento celeste siamo poco piú che bambini a cui bisogna ripetere all'infinito lo stesso concetto. E dentro quella ripetizione c'è comunque la variazione cosicché noi si possa pensare di vivere in esclusiva qualcosa che è di ognuno. A furia di ripetera da vecchi, scopriamo d'essere meno speciali di quanto abbiamo mai creduto di essere Scopriamo che tutti ugualmente si muore e questo ripetersi infinito non è
nient'altro che negazione dell'evidenza.
Marcello Fois, Nel tempo di mezzo
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