sabato 26 febbraio 2011
Zaccaria
Per poter ammirare gli affreschi della cappella sistina immaginate di entrare a occhi chiusi insieme ad un amico che vi accompagni lungo la sala verso i gradini dell'altare fino all'estremità opposta, al di là della transenna di marmo, e solo allora girarvi e aprire gli occhi.
Aprite gli occhi, rivolgete lo sguardo al grande portone di legno riservato al pontefice: vedrete Zaccaria, il primo dei sette profeti ebrei rappresentati sulla volta. Il profeta seduto si trova proprio sopra il capo del pontefice, ogni volta che il papa abbia varcato l'ingresso principale, ovvero è esattamente dove Giulio II avrebbe voluto che Michelangelo raffigurasse Gesù.
Perché collocare all'ingresso del Sistina uno degli ultimi e meno conosciuti profeti di Israele?
Prima di tutto Zaccaria è il profeta che ammonisce i corrotti sacerdoti del Secondo Tempio. La profezia avverte quindi i religiosi che se non avessero abbandonato la loro condotta traviata il nemico in armi sarebbe penetrato nel santuario con la forza, ed il Tempio, costruito in parte con legno di legno libanese, sarebbe stato dato alle fiamme ("apri le tue porte, o Libano, che il fuoco possa divorare i tuoi cedri - Zc 11, 1"). Ebbene, proprio chi aveva pronunciato quei moniti fu posto da Michelangelo sull'ingresso della cappella di Giulio II.
Zaccaria è anche il profeta della consolazione e della redenzione, colui che incoraggiò gli ebrei a ricostruire Gerusalemme e il Sacro Tempio. ....
L'indomito artista aveva quindi collocato un profeta biblico non di primo piano nel punto assai significativo in cui il papa avrebbe voluto un'immagine di Gesù. Come immaginava Michelangelo di evitare la collera del pontefice per una tale palese subordinazione? Il pannello di Zaccaria non è solo un'immagine idealizzata di un personaggio della Bibbia, ma anche un ritratto dello stesso papa. Inoltre l'artista ritrae Zaccaria avvolto in manto color blu oltremare e oro - i colori dei Della Rovere, la famiglia di Sisto IV e di suo nipote Giulio II. Un ritratto di papa al posto di Cristo. Una simile rappresentazione non rappresentava cero un oltraggio per l'ego di Giulio II. In fondo il suo volto eternamente raffigurato sopra l'ingresso della nuova e magnfica capella era un modo consono di ricordare e celebrare il ruolo dei Della Rovere nella sua realizzazione.
I segreti della Sistina - R. Doliner e B. Blech
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento