Non-agire non sottintende indolenza o passività. Al contrario. Occorre grande coraggio ed energia per coltivare il non-agire sia nello stato di quiete sia di attività. E non è facile nemmeno trovare un po' di tempo da dedicarvi, se consideriamo il gran numero di incom-
benze che solitamente riempiono la nostra vita quotidiana.
Ma il non-agire non deve essere d'impedimento per coloro che sono convinti di dover sempre portare a termine i propri compiti. Potrebbero scoprire di svolgerli meglio praticando il non-agire. Non-agire significa semplicemente lasciare che le cose seguano il proprio corso e si svolgano a loro modo. Può richiedere un'enorme applicazione, ma si tratta di uno sforzo piacevole, sapiente, senza fatica, di un agire senza artefice», coltivato nel corso di un'intera vita.
Jon Kabat-Zin, Dovunque tu vada ci sei già
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