Alla mia sinistra mio padre piangeva. Me n'ero accorto solo a metà dell'ultimo atto. Allora avevo allungato una mano oltre il bracciolo che ci separava e gli avevo toccato la manica. Sotto il programma di sala - in modo che Gruber non se ne accorgesse - gli avevo preso la mano e l'avevo tenuta stretta finché il sipario non si era chiuso, e si erano accese le luci. Mi dicevo che era un uomo impossibile e mi dicevo che giocava sporco, ma, nel buio, potevo dirmi quello che volevo, ma lui infelice era e infelice restava.
Philip Roth, Lasciar andare
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