giovedì 14 marzo 2019

Unità e tutto

Il greco Plutarco racconta che ad Atene era stata costruita, in ricordo ai un antico evento una nave chiamata la nave di Teseo la quale ogni anno veniva riparata, sostituendone via via le parti di legno deteriorate, saldando le nuove al resto, sinché si era arrivati a sostituirne tutte le parti conservare intatta la struttura originaria. Ciò pone ai filosofi, secondo Plutarco, la domanda se la nave fosse ancora la stessa, dal momento che conservava svolgeva le medesime funzioni della nave originaria, o fosse invece diversa, dal momento che era cambiato totalmente il materiale di cui era fatta in origine. Questa domanda si collega alla questione del significato della nozione di "tutto": un tutto è la somma delle sue parti, per cui sostituendone alcune con altre, il tutto non è più lo stesso oppure il tutto è dato dal modo in cui sono organizzate e connesse le parti, per cui se questo mondo continua a essere lo stesso, il tutto sarà lo stesso, anche se le singole parti sono mutate?

Giuseppe Cambiano, Sette ragioni per amare la filosofia 

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