Anche quella bici, pensai, faceva parte della filosofia del professor Canova. Quella che comprende la necessità di relazionarsi agli altri in modo francescano, silenzioso, privo di arroganza, senza motori e carrozzerie rutilanti. Pensai anche che, di fronte al compito che mi ero assunto, in un certo senso mi toccava pedalare.
Paolo Romiz, Il bene ostinato
Nessun commento:
Posta un commento