Non appena occupavano un paese, per prima cosa i tedeschi ammassavano da una parte tutti gli ebrei senza eccezione, e di là li trascinavano via, fuori dei confini, non si sapeva dove « nella notte e nella nebbia». I più morivano in cammino, o cadevano prostrati. E tutti costoro, morti e vivi, venivano buttati uno sull'altro in fosse enormi, che i loro parenti o compagni erano costretti a scavare in loro presenza. I soli lasciati sopravvivere, erano gli adulti più robusti, condannati a lavorare come schiavi per la guerra. E i bambini venivano massacrati tutti, dal primo all'ultimo, e buttati nelle fosse comuni lungo la strada.
Elsa Morante, La storia
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