domenica 21 novembre 2010

Anassimene e l’aria

Come Talete, Anassimene riconosce come principio una materia determinata, che è l’aria; ma a tale materia riconosce i caratteri del principio di Anassimandro: l’infinità e il movimento incessante. Egli vedeva nell’aria anche la forza che anima il mondo.

Il mondo è come un animale gigantesco che respira: e il respiro è la sua vita e la sua anima. Dall’aria nascono tutte le cose che sono, che furono e che saranno, e anche gli dei e le cose divine. L’aria è il principio di ogni movimento e di ogni mutamento. Il modo in cui l’aria determina la trasformazione delle cose, il processo di rarefazione e di condensazione. Rarefacendosi, l’aria diventa fuoco, condensandosi diventa vento, poi nuvola e, condensandosi ancora, acqua, terra e quindi pietra.

Itinerari di filosofia – N. Abbagnano e G. Fornero

Nessun commento:

Posta un commento