Allora appena sveglio, zigzagando, mi sono portato ramingo in soggiorno e sono uscito in balcone quella mattina. Lo faccio spoesso per sentire la nuova aria del giorno che mi riempie le narici e mi fa sentire di nuovo vivo, dopo la morte del sonno. Uscire sul balcone significa riappropiarsi del proprio essere svegli. ... questa cosa mi riempie di una piccola vertigine. E ogni mattina ricomincia la vita e ti rendi perfettamente conto che sopra la tua, fatta di pensieri e rughe, altre ne esistono, sedimentate come un antico palinsesto di gesti e parole, azioni, e poi di una coazione a ripeterle che ti porti nel corpo per sempre, comprese quelle che non hai visto, che non sei riuscito a vivere.
Viaggio da Fermo - A. Ferracuti
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