domenica 23 dicembre 2018

Angoscia di Kierkegaard

Diversamente dalla paura che, essendo riferita a una particolare realtà esterna, viene allontanata quando  ne siano rimosse le cause, l'angoscia (che per Kierkegaard è strettamente collegata col senso del peccato) non ha un oggetto preciso o, se si vuole, il suo oggetto è il nulla. Nel Concetto dell'angoscia (1844) Kierkegaard afferma che essa ha origine nel momento in cui, messo dinanzi a
una serie indefinita di possibilità future, l'uomo si rende conto di avere la facoltà di scegliere liberamente che cosa fare della propria esistenza. La scoperta di questa libertà è resa sconvolgente dall'indeterminatezza delle vie che gli si offrono, in totale assenza di direttrici circa le scelte da compiere: per ogni possibilità favorevole all'individuo, infatti, infinite sono quelle a lui sfavorevoli.

Eco, Fedrigo, Storia della filosofia

Nessun commento:

Posta un commento